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Il suo linguaggio si basa sugli insegnamenti di Ghiberti e si ispirò alla monumentalità di Nanni di Banco di cui fu allievo presso il cantiere della Cattedrale di Firenze.

Luca della Robbia è famoso per le sue sculture di terracotta invetriata, un materiale sporadicamente utilizzato a Firenze ma che trovò particolare successo con Luca e dopo di lui con i suoi figli e nipoti. Le tecniche usate dall'artista erano indicate per accentuare gli effetti decorativi nel rilievo sopratutto quando con il colore poteva risaltare degli elementi architettonici.

 Solitamente le figure erano bianche davanti ad uno sfondo azzurro; a volte nello sfondo compaiono anche altri colori come il verde o il giallo o il rosso. I primi rilievi in terracotta colorata risalgono al 1440. Tra le opere più significative nominiamo il "Ciborio" (1441 - 42) attualmente nella Collegiata di Peretola, la "Visitazione" in San Giovanni Fuorcivitas a Pistoia (1445 ca), i tondi con gli "Apostoli" nella Cappella dei Pazzi a Firenze e le lunette con la "Resurrezione" (1442 - 45) e l'"Ascensione" (1446 - 51) nel Duomo di Firenze, e molte altre.