Italiano
Vocabolario e frasi
valere = verbo intransitivo avere forza , potenza , autorità , merito , pregio , prezzo <
---------------
Il conte zio , togato , e uno degli anziani del consiglio , vi godeva un certo credito ; ma nel farlo valere , e nel farlo rendere con gli altri , non c'era il suo compagno .(Manzoni-I Promessi sposi)<>
---------------
Prescrisse più strette regole per l'entrata delle persone in città ; e , per assicurarne l'esecuzione , fece star chiuse le porte: come pure , affine d'escludere , per quanto fosse possibile , dalla radunanza gli infetti e i sospetti , fece inchiodar gli usci delle case sequestrate: le quali , per quanto può valere , in un fatto di questa sorte , la semplice affermazione d'uno scrittore , e d'uno scrittore di quel tempo , eran circa cinquecento (Alleggiamento dello Stato di Milano etc .(Manzoni-I Promessi sposi)<>
---------------
E questo non nasceva solo dalla peste che aveva fatto monte di tante cose ; ma era , come s'è potuto vedere anche in vari luoghi di questa storia , cosa comune a que' tempi , che i decreti , tanto generali quanto speciali , contro le persone , se non c'era qualche animosità privata e potente che li tenesse vivi , e li facesse valere , rimanevano spesso senza effetto , quando non l'avessero avuto sul primo momento ; come palle di schioppo , che , se non fanno colpo , restano in terra , dove non dà nno fastidio a nessuno .(Manzoni-I Promessi sposi)<>
---------------
Che la terra si muove, ecco, se ne potrebbe valere opportunamente, come di elegante scusa, un ubriaco.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
Era sicura che il Verona, conoscendo bene i motivi per cui ella voleva andar via dalla città natale, avrebbe fatto valere in suo favore la grande autorità che in poco tempo era riuscito ad acquistarsi in Parlamento.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
Era rimasto solo, senza piú scopo nella vita, e aveva rifiutato ogni carica onorifica, la soddisfazione di far valere le sue doti non comuni in una grande città .(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
Nel vederlo cosà vezzeggiato e incensato, Vittorino Lamanna pensava quanto facile dovesse riuscire a colui il far valere quel po' d'ingegno di cui era dotato, quanto facile la vita.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
Vuol dire che farò valere altrove le mie ragioni.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
Allora Satanina si vede costretta a scrivere a quel deputato tanto amico e protettore della buon'anima di suo padre, scongiurandolo di far valere la sua cresciuta autorità perché il professor Corvara Amidei sia tolto subito dall'insegnamento e chiamato invece a prestar servizio piú tranquillo o in qualche biblioteca o al Ministero della Pubblica Istruzione.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
Povero Luzziddu, cosà piccino, là , fuori di casa, e con la mamma sua cosà lontana! Certo quella donna non poteva aver per lui le cure che aveva per il proprio figliuolo; e Luzziddu, messo da parte, doveva aspettar quieto quel po' che avanzava: lui, lui che finora aveva avuto tutta per sé la mamma sua! Annicchia si mise a piangere; ma poi, temendo che qualcuno se n'avvedesse, asciugò le lagrime e, per confortarsi, pensò che là presso, a guardia, c'era la nonna, la quale, all'occorrenza, avrebbe saputo farsi valere con quel suo fare cupo e imperioso.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
Misteriosamente costui, chiamandoselo prima con la mano in disparte, s'era messo a parlargli a bassissima voce della casa e del diritto da far valere sulla corte di essa, o per sè, o, se per sè non voleva, a favore d'una disgraziata che sarebbe stata carità fiorita ricompensare dell'amore e della devozione che aveva avuto per il padre e dei servizi che egli aveva reso fino all'ultimo, quando, perso di tutto il corpo e muto, s'era ridotto alla fame: una certa Nuzza La Dia sÃ, che fin d'allora s'era data a mendicare per lui, e che ora, senza tetto, si trascinava ogni notte a dormire là , in un sottoscala della casa.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
Le aveva portato la ricchezza; ma a che poteva valere per lei, ormai legata com'era a quel vecchio, dopo il sacrifizio del suo amore? Perché avesse valore per lei quella ricchezza, perché ella potesse dire di dover veramente la vita a suo padre, bisognava recidere, annientare quella che ella doveva agli altri; e il debito che aveva pagato con la propria persona.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
Egli la guardò, la considerò, con quel modo ch'egli aveva di prendere la materia umana e di porla davanti a sé e di dominarla. La parola poteva essere una rivelazione e poteva essere un trascorso, poteva valere e poteva non valere; ma egli riconobbe nell'aspetto di lei quel che era la volontà prima, quel che era la cagione della visita segreta, del colloquio richiesto. Tenne afferrata la realtà per non più lasciarla: la sorella era venuta per accusare la sorella. Ma egli stesso fu afferrato da una tanaglia che non più lo lentò. Tutto il resto vanì, fu abolito. Il martirio confessato di quella creatura non valse più del tizzo semispento su gli alari. L'istinto ferino del maschio s'impadronì di quell'uomo attossicato. Vana credette che le pupille chiare di una fiera nascosta la spiassero di sotto a quelle palpebre umane. (D'Annunzio - Forse che sì forse che no)
---------------
* – Si annullerà pro forma, se mai: non farò valere i miei diritti e non mi farò neppure riconoscer vivo ufficialmente, se proprio non mi costringono. ( Pirandello - Il fu Mattia Pascal )<>
---------------
* C'è l'Uomo dei filosofi che la psicologia può stenderci innanzi nelle trecento pagine d'un libro o nelle trenta parole d'una definizione ; c'è l'uomo esterno , tutto di facciata , che si acconcia da sé per gli altri , per farsi vedere e valere di fronte ai compagni , e che si può riconoscere in pochi momenti e descrivere in pochi tocchi . (G .Papini - Un uomo finito)<>
---------------
* Mi pareva che la promessa non potesse più valere poiché mio padre non poteva aver previste tali mie dolorose circostanze e l’urgente mia necessità di procurarmi uno svago .(I.Svevo - La coscienza di zeno)<>
---------------
* Io non cambiai per nulla i miei piani ma per quel giorno non dovevano valere ed io avrei rivista Ada .(I.Svevo - La coscienza di zeno)<>
---------------
* Ricordai persino un consiglio strano che m’era stato dato per liberarmi dall’abitudine del fumo e che poteva valere in quell’occasione: talvolta , per contentarsi , bastava accendere il cerino e gettare poi via e sigaretta e cerino .(I.Svevo - La coscienza di zeno)<>*
---------------
* Mi spiegai più chiaramente: una donna poteva avere un alto valore ad una certa ora della mattina , nessunissimo a mezzodì , per valere nel pomeriggio il doppio che alla mattina e finire alla sera con un valore addirittura negativo .(I.Svevo - La coscienza di zeno)<>
---------------
artiglio = unghia adunca , a volte retrattile , di animali predatori , quali gli uccelli rapaci e i felini cadere negli , sotto gli artigli di qualcuno , cadere in potere di persona avida o violenta tirar fuori gli artigli , diventare aggressivo , farsi valere .<>
---------------
baiocco = antica moneta dello stato pontificio , in uso fino al 1866 non valere un baiocco , non valere nullapl. soldi , quattrini , denaro.
---------------
cartolare = - diritto comprovato da un documento, che può essere fatto valere con la semplice sua esibizione. <>
---------------
perù = si usa nelle loc . valere , costare un perù , valere , costare moltissimo .<>
---------------
rapa = pianta erbacea con fiori gialli, coltivata per la radice commestibile, bianca, carnosa, di forma tondeggiante e per le foglie giovani e gli steli fioriferi , anch'essi commestibili ' valere una rapa, non valere nulla ' voler cavare sangue da una rapa, richiedere a qualcuno ciò che non può dare ' testa di rapa, persona ottusa, sciocca ' avere la testa come una rapa, essere rapato a zero, o completamente calvo. ,rapetta, rapettina, rapina <>
---------------
valente = participio presente di valere - aggettivo che vale <>
---------------
|
|
Spagnolo
Vocabolario e frasi
* —Pues en verdad —dijo el cura— que no le ha de valer al hijo la bondad del padre.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Si os las puedo pagar en haceros vengado de algún soberbio que os haya fecho algún agravio, sabed que mi oficio no es otro sino valer a los que poco pueden y vengar a los que reciben tuertos, y castigar alevosÃas( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Yo salà de mi tierra y dejé hijos y mujer por venir a servir a vuestra merced, creyendo valer más y no menos; pero, como la codicia rompe el saco, a mà me ha rasgado mis esperanzas, pues, cuando más vivas las tenÃa de alcanzar aquella negra y malhadada Ãnsula que tantas veces vuestra merced me ha prometido, veo que, en pago y trueco della, me quiere ahora dejar en un lugar tan apartado del trato humano.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —Asà será —dijo el de la triste Figura—, y yo estoy muy contento de que te quieras valer de mi ánimo, el cual no te ha de faltar, aunque te falte el ánima del cuerpo; y vente ahora tras mà poco a poco, o como pudieres, y haz de los ojos lanternas; rodearemos esta serrezuela, quizá toparemos con aquel hombre que vimos, el cual, sin duda alguna, no es otro que el dueño de nuestro hallazgo( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Don Quijote se lo prometió en nombre de los demás, y él, con este seguro, comenzó desta manera: —Mi nombre es Cardenio, mi patria una ciudad de las mejores desta AndalucÃa, mi linaje noble, mis padres ricos, mi desventura tanta, que la deben de haber llorado mis padres y sentido mi linaje, sin poderla aliviar con su riqueza, que, para remediar desdichas del cielo, poco suelen valer los bienes de fortuna( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* 235 amigos, y valerse dellos, como dijo un poeta: «usque ad aras»4499; que quiso decir que no se habÃan de valer de su amistad en cosas que fuesen contra Dios.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* ¿Estáis en vos, Sancho? ¿Cómo diablos puede ser eso que decÃs, estando el gigante dos mil leguas de aquÃ? En esto oyeron un gran ruido en el aposento, y que don Quijote decÃa a voces: —¡Tente, ladrón, malandrÃn, follón; que aquà te tengo, y no te ha de valer tu cimitarra! Y parecÃa que daba grandes cuchilladas por las paredes.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* El ventero se desesperaba de ver la flema del escudero y el maleficio del señor, y juraba que no habÃa de ser como la vez pasada, que se le fueron sin pagar; y que ahora no le habÃan de valer los previlegios de su caballerÃa para dejar de pagar lo uno y lo otro, aun hasta lo que pudiesen costar las botanas que se habÃan de echar a los rotos cueros.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Hay un refrán en nuestra España, a mi parecer, muy verdadero, como todos lo son, por ser sentencias breves sacadas de la luenga y discreta experiencia, y el que yo digo, dice: “Iglesia, o mar, o casa realâ€, como si más claramente dijera: “Quien quisiere valer y ser rico, siga, o la Iglesia, o navegue ejercitando el arte de la mercancÃa, o entre a servir a los reyes en sus casasâ€.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Y, ¿hay más que ver, después de haber visto esto, que ver salir por la puerta del castillo un buen número de doncellas, cuyos galanos y vistosos trajes, si yo me pusiese ahora a decirlos como las historias nos los cuentan, serÃa nunca acabar; y tomar luego la que parecÃa principal de todas por la mano al atrevido caballero que se arrojó en el ferviente lago, y llevarle, sin hablarle palabra, dentro del rico alcázar o castillo, y hacerDON QUIJOTE DE LA MANCHA 345 le desnudar como su madre le parió, y bañarle con templadas aguas, y luego untarle todo con olorosos ungüentos, y vestirle una camisa de cendal delgadÃsimo, toda olorosa y perfumada, y acudir otra doncella y echarle un mantón sobre los hombros, que, por lo menos menos, dicen que suele valer una ciudad y aun más? ¿Qué es ver, pues, cuando nos cuentan que tras todo esto, le llevan a otra sala, donde halla puestas las mesas con tanto concierto, que queda suspenso y admirado? ¿Qué el verle echar agua a manos, toda de ámbar y de olorosas flores distilada? ¿Qué el hacerle sentar sobre una silla de marfil? ¿Qué verle servir todas las doncellas, guardando un maravilloso silencio? ¿Qué el traerle tanta diferencia de manjares, tan sabrosamente guisados, que no sabe el apetito a cuál deba de alargar la mano? ¿Cuál será oÃr la música que en tanto que come suena, sin saberse quién la canta ni adónde suena? Y ¿después de la comida acabada y las mesas alzadas, quedarse el caballero recostado sobre la silla, y quizá mondándose los dientes, como es costumbre, entrar a deshora por la puerta de la sala otra mucho más hermosa doncella que ninguna de las primeras, y sentarse al lado del caballero, y comenzar a darle cuenta de qué castillo es aquel, y de cómo ella está encantada en él, con otras cosas que suspenden al caballero y admiran a los leyentes que van leyendo su historia? No quiero alargarme más en esto, pues dello se puede colegir que cualquiera parte que se lea de cualquiera historia de caballero andante ha de causar gusto y maravilla a cualquiera que la leyere.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* ¡Pardiez que según diviso, que las patenas que habÃa de traer son ricos corales, y la palmilla verde de Cuenca es terciopelo de treinta pelos, y montas que la guarnición es de tiras de lienzo blanco! ¡Voto a mà que es de raso; pues, tomadme las manos adornadas con sortijas de azabache! No medre yo si no son anillos de oro, y muy de oro, y empedrados con pelras blancas como una cuajada, que cada una debe de valer un ojo de la cara.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Inclinósele maese Pedro, diciéndole: —No esperaba yo menos de la inaudita cristiandad del valeroso don Quijote de la Mancha, verdadero socorredor y amparo de todos los necesitados y menesterosos vagamundos; y aquà el señor ventero y el gran Sancho serán medianeros y apreciadores entre vuesa merced y mà de lo que valen o podÃan valer las ya deshechas figuras( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Toma con discreción el pulso a lo que pudiere valer tu oficio, y si sufriere que des librea a tus criados, dásela honesta y provechosa más que vistosa y bizarra, y repártela entre tus criados y los pobres: quiero decir, que si has de vestir seis pajes, viste tres y otros tres pobres, y, asÃ, tendrás pajes para el cielo y para el suelo; y este nuevo modo de dar librea no la alcanzan los vanagloriosos( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
|
|