Pagina facebook
NihilScio         Home
 

Educational search engine
©2009-2017

Verbi e vocaboli Spagnolo

Italiano

Inglese

á     é     è     ì     í     ò
ó     ù     ú     ü     ñ     ç
Latin version Latino

sinonimi di caminar
Cerca  frasi:
Italiano
Vocabolario e frasi
camminare
= verbo intr. muoversi, spostarsi da un punto a un altro a piedi <
---------------
E , ad ogni modo , ridurre un uomo a spropriarsi del suo , a tosarsi la testa , a camminare a piedi nudi , a dormir sur un saccone , a viver d'elemosina , poteva parere una punizione competente , anche all'offeso il più borioso .(Manzoni-I Promessi sposi)<>
---------------
I nostri fuggiaschi camminarono un pezzo di buon trotto , in silenzio , voltandosi , ora l'uno ora l'altro , a guardare se nessuno gl'inseguiva , tutti in affanno per la fatica della fuga , per il batticuore e per la sospensione in cui erano stati , per il dolore della cattiva riuscita , per l'apprensione confusa del nuovo oscuro pericolo .(Manzoni-I Promessi sposi)<>
---------------
È una strada così fatta che , da qualunque laberinto , da qualunque precipizio , l'uomo capiti ad essa , e vi faccia un passo , può d'allora in poi camminare con sicurezza e di buona voglia , e arrivar lietamente a un lieto fine .(Manzoni-I Promessi sposi)<>
---------------
L'altro gli guardò dietro un momento , e , accozzando nel suo pensiero quella maniera di camminare con la domanda , disse tra sé: " o n'ha fatta una , o qualcheduno la vuol fare a lui " .(Manzoni-I Promessi sposi)<>
---------------
Va innanzi ; rallenta quelle gambe benedette , che volevan sempre correre , mentre conveniva soltanto camminare ; e adagio adagio , fischiando in semitono , arriva alla porta .(Manzoni-I Promessi sposi)<>
---------------
Se non gli riusciva in quel giorno , era risoluto di camminare fin che l'ora e la lena glielo permettessero: e d'aspettar poi l'alba , in un campo , in un deserto ; dove piacesse a Dio ; pur che non fosse un'osteria .(Manzoni-I Promessi sposi)<>
---------------
Si ritirò , chiuse la finestra , e si mise a camminare innanzi e indietro per la stanza , con un passo di viaggiatore frettoloso .(Manzoni-I Promessi sposi)<>
---------------
A questo punto della nostra storia , noi non possiam far a meno di non fermarci qualche poco , come il viandante , stracco e tristo da un lungo camminare per un terreno arido e salvatico , si trattiene e perde un po' di tempo all'ombra d'un bell'albero , sull'erba , vicino a una fonte d'acqua viva .(Manzoni-I Promessi sposi)<>
---------------
Ai poverini a cui quel primo ristoro avesse rese forze bastanti per reggersi e per camminare , davano un po' di danaro , affinché il bisogno rinascente e la mancanza d'altro soccorso non li rimettesse ben presto nello stato di prima ; agli altri cercavano ricovero e mantenimento , in qualche casa delle più vicine .(Manzoni-I Promessi sposi)<>
---------------
Si vedevano i nobili camminare in abito semplice e dimesso , o anche logoro e gretto ; alcuni , perché le cagioni comuni della miseria avevan mutata a quel segno anche la loro fortuna , o dato il tracollo a patrimoni già sconcertati: gli altri , o che temessero di provocare col fasto la pubblica disperazione , o che si vergognassero d'insultare alla pubblica calamità .(Manzoni-I Promessi sposi)<>
---------------
Ma a chi diceva queste cose ? Ad uomini che passavano curvi sotto il peso della loro povera roba , pensando a quella che lasciavano in casa , spingendo le loro vaccherelle , conducendosi dietro i figli , carichi anch'essi quanto potevano , e le donne con in collo quelli che non potevan camminare .(Manzoni-I Promessi sposi)<>
---------------
Una nuova attenzione , una nuova speranza gli nacque nel veder , dopo questi , comparire alcuni carri , su cui erano i convalescenti che non erano ancora in istato di camminare .(Manzoni-I Promessi sposi)<>
---------------
In quanto a stanco , lo poteva essere , ma non ne sapeva nulla: e il frescolino dell'alba aggiunto a quello della notte e di quel poco bagno , non gli dava altro che una fierezza , una voglia di camminar più presto .(Manzoni-I Promessi sposi)<>
---------------
Nei giorni belli don Filippino la conduceva a passeggio, un po' facendola camminare pian pianino coi suoi piedi, un po' reggendola in braccio, come fosse una bambina; poi sedeva su qualche masso a piè d'un albero; Tita allora s'arrampicava sui rami e, spenzolandosi, afferrata per la coda, tentava di ghermirgli la papalina per il fiocco o di acciuffargli la parrucca o di strappargli il Virgilio dalle mani.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
Quante volte mi butterei a camminare a terra, cosí con le mani puntate, gattoni! Questa maledetta civiltà ci rovina! Quadrupede, io sarei una bella bestia selvaggia; quadrupede, ti sparerei un pajo di calci nel ventre per le bestialità che hai detto; quadrupede, non avrei moglie, né debiti, né pensieri...(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
E gli si mise accanto e si sforzò di camminare col passo di lui.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
Se mi trattengo, sia pure per poco, in questo paese di galantuomini, capirai, c'è pericolo mi rúbino finanche le suole delle scarpe, appena alzo il piede per camminare.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
Perché la caffettiera non ha ruote e non può camminare.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
E quella bestia lí non diceva nulla: s'ajutava perfino col muso a camminare.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
- Non avete neanche acqua per bere e per lavarvi la faccia, case da abitare, strade per camminare, luce la sera per vedere dove andate a rompervi il collo, e siete ricchi e felici? Va' là, ho capito, sai.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
Se vossignoria si vuol levare questa curiosità, non ha da camminare molto.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
Il dottor Giunio Falci aveva vinto da poco, per concorso, il posto di direttore della clinica oftalmica; ma sia per la sua aria stanca e sempre astratta, sia per la figura sgraziata, per quel suo modo di camminare tutto rilassato e dinoccolato, con la grossa testa precocemente calva, buttata indietro, non riusciva a cattivarsi né la simpatia né la confidenza d'alcuno.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
- Sai perché non voglio che tu lo dica? - soggiunge egli, riprendendo a camminare.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
Da molti anni, dopo molte e intricatissime meditazioni, credeva d'essere riuscito a darsi una spiegazione sufficiente di tutte le cose; a sistemarsi insomma il mondo per suo conto; e pian piano s'era messo a camminarci dentro, non molto sicuro, no, anzi con l'animo sempre un po' sospeso e pericolante, nell'aspettativa d'una qualche improvvisa violenza, che glielo buttasse all'aria tutt'a un tratto, sgarbatamente.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
S'era da un pezzo costituito esempio a tutti di compostezza e di misura, nel trattar gli affari, nelle discussioni che si facevano al circolo o nei caffè, in tutti gli atti, nel modo anche di vestire e di camminare.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
Proprio tra le fiamme le era parso di camminare; sola con lui, a braccetto con lui, per le vie della città.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
Perché cosí in silenzio, tutti quei soldati? Non si sentivano nemmeno camminare e non sollevavano neanche un po' di polvere.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
Gli pareva di camminare con lei sulla sabbia lungo il fiume , sotto la luna: andavano , andavano , silenziosi cauti ; arrivavano allo stradone accanto al ponte .( Grazia Deledda - Canne al vento)
---------------
— Bisogna che vada , — disse accennando fuori , come uno che ha da camminare , da andare lontano .( Grazia Deledda - Canne al vento)
---------------
— Ah , sí , donna Noemi ? Se penso invece di camminare ! — Ti dico che stai male: non scherzare .( Grazia Deledda - Canne al vento)
---------------
No , doveva camminare per penitenza , arrivare senza aiuto di nessuno .( Grazia Deledda - Canne al vento)
---------------
Efix , stanco morto , con la febbre fin dentro le ossa , non tentava di convertirli , eneppure sentiva pietà di loro ; ma gli pareva di camminare in sogno , portato via da una compagnia di fantasmi , come tante volte laggiú nelle notti del poderetto ; era già morto ed errava ancora per il mondo , scacciato dai regni di là .( Grazia Deledda - Canne al vento)
---------------
E le ore e i giorni passavano , ed Efix nel delirio sognava di camminare , camminare coi ciechi , attraverso le valli e le tancas dell'altipiano , e sognava le feste , i soldi che cadevano davanti a lui , le donne pietose , i bei giovani sui cavalli balzani che correvano sulla costa del Monte e da lontano gli lanciavano monete e parole mordenti .( Grazia Deledda - Canne al vento)
---------------
Non s'arriva mai ! Gli sembrava infatti di camminare sempre .( Grazia Deledda - Canne al vento)
---------------
Ma i pregiudizi decapitati si rizzarono e camminarono. (Tommaseo - Fede e bellezza)
---------------
Conosco questo spavento e questo dolore, so che si paga così la compiacenza di camminar poi sul solido e perciò non mi trattiene dal discutere teco una pietà che sarebbe falsa. (Fogazzaro - Piccolo mondo antico)
---------------
Ma quando fu a Cassarago, dove mettono la strada di Pregassona a quella di Gandria, quando vide la punta di Castagnola così vicina e pensò che da Castagnola si va a Gandria in meno di mezz'ora, che da Gandria si può andare a Oria in un'ora e mezza, l'idea di salire il Boglia, di camminare sette od otto ore gli divenne intollerabile. (Fogazzaro - Piccolo mondo antico)
---------------
L'avvocato gli fece prendere sotto l'ascella uno scartafaccio che trovò in cucina, gl'insegnò come doveva camminare e soffiare. (Fogazzaro - Piccolo mondo antico)
---------------
«No», mormorò Luisa, accorata, «quello non lo posso, non domandarmelo, non è più possibile.» «Cosa, non è possibile?» «Oh, intendi bene! Anch'io ho inteso bene cosa volevi dir tu.» Ella riprese a camminare, volendo staccarsi da quel discorso. (Fogazzaro - Piccolo mondo antico)
---------------
L'uscio della camera era chiuso, tuttavia Luisa pregò suo marito di camminare in punta di piedi e di parlar sottovoce. (Fogazzaro - Piccolo mondo antico)
---------------
Un tremito nuovo entrava nella rigidezza del suo dolore, e ignote figure nascevano dalla sua superstizione e scomparivano pei cammini dove egli aveva camminato col suo fratello e per quelli ov'egli doveva camminar solo. E straordinarii disegni si componevano dentro di lui, senza ch'egli vi consentisse; e poi si dissolvevano. E un presentimento ondeggiava nel fondo e non prendeva forma; e pareva a lui che, se avesse potuto fermarlo e interpretarlo, avrebbe avuto la chiave della sua sorte. Qualcuno in lui ascoltava tutti i rumori e li seguiva fino all'estremo fondo della vita. Gli assioli cantavano su i pioppi. Un cane uggiolava in un casale. Cigolava un baroccio su la strada maestra. Era come una notte nota che ritornasse nel giro degli anni, di molto molto lontano. (D'Annunzio - Forse che sì forse che no)
---------------
Camminarono l'una a fianco dell'altro. Come furono sul limite e Paolo fece l'atto di scostare i lembi, ella si strinse contro di lui con un sussulto di terrore. Egli la sorresse e la sospinse. Entrarono. (D'Annunzio - Forse che sì forse che no)
---------------
Qualcosa d'argenteo lustrò nell'ombra, come se fosse quivi giunta e spirasse la voluta d'una di quelle onde rare che si levavano dalla dolcezza del mar cinerino. Era entrata Isabella, senza romore, coi sandali ch'ella usava per camminare su la sabbia. (D'Annunzio - Forse che sì forse che no)
---------------
Ella seguitava a camminare col suo passo vacillante ma ostinato, su le zolle su i sassi su gli sterpi. Allora egli vinse l'orribile fiacchezza e si mise a correre per raggiungerla, col cuore alla gola, con l'impeto di gettarsi a terra innanzi a lei, di abbracciarle le ginocchia, di supplicarla, di piangere. Sentendolo vicino, ella s'arrestò e lo guardò. (D'Annunzio - Forse che sì forse che no)
---------------
— T'ho sentita — cominciò Isabella. — Di giù t'ho sentita camminare. Avevo addormentata Lunella; stavo al suo capezzale. T'ho sentita. Sono venuta su. Non potevo più resistere. Soffri? Anch'io soffro come non so dire. (D'Annunzio - Forse che sì forse che no)
---------------
E ricominciò a camminare su e giù per la stanza con quel passo ondeggiante, con quel gioco dei ginocchi, con quella maniera di soppesare il suo corpo su i suoi malleoli come uno che soppesi nella mano una cosa d'inestimabile pregio e ve la ponga sotto gli occhi ostinatamente per forzarvi a una perpetua maraviglia, a una perpetua cupidigia. Lo sguardo del fratello seguiva ogni movenza, di sotto alle palpebre socchiuse nell'occhiaia turchiniccia e cava. (D'Annunzio - Forse che sì forse che no)
---------------
Come passava una vettura di posta, Paolo si fece portare fino al Covigliaio per chiedere aiuto. Eran quasi le cinque; e la sua ansietà s'aggravava di presentimenti funesti. Tornò indietro con un meccanico addetto all'albergo. Dopo un'ora di lavoro la macchina ricominciò a camminare. Percorso un chilometro appena, si fermò: stette là, su la strada solitaria, ammasso pesante e inerte, con l'aspetto ottuso dei bruti caparbii, resistendo a ogni stimolo, a ogni industria. E la disperazione prese l'uomo. (D'Annunzio - Forse che sì forse che no)
---------------
I ricordi, in così breve spazio, si fecero di carne e d'ossa, camminarono verso di lui su quattro branche, lo soffocarono con un respiro grave come quello delle fiere. Poi combatterono, poi si divorarono tra loro; e rimasero vivi i più selvaggi, e infuriarono. «Ricordati del mio pianto come io mi ricorderò della parola che accompagnava i tuoi colpi.»
---------------
* Lascia! Mi farà bene camminare... ( Pirandello - Il fu Mattia Pascal )<>
---------------
* Sceso dalla tramvia a vapore, la prima impressione che provò nel rimetter piede in città dopo nove mesi d'oscuro e profondo silenzio interiore, di seppellimento nel cordoglio, fu quella di non saper più camminare tra il rumore e la confusione. ( Pirandello - Il fu Mattia Pascal )<>
---------------
* Nel vedersi imitato finanche nel modo di camminare, mio fratello perdeva subito la pazienza, forse per paura del ridicolo, e lo bistrattava fino a cavarselo di torno. ( Pirandello - Il fu Mattia Pascal )<>
---------------
* Oh, di quanti nonnini veri, di quanti vecchietti inseguiti e studiati un po’ a Torino, un po’ a Milano, un po’ a Venezia, un po’ a Firenze, si compose quel nonnino mio! Toglievo a uno qua la tabacchiera d’osso e il pezzolone a dadi rossi e neri, a un altro là il bastoncino, a un terzo gli occhiali e la barba a collana, a un quarto il modo di camminare e di soffiarsi il naso, a un quinto il modo di parlare e di ridere; e ne venne fuori un vecchietto fino un po’ bizzoso, amante delle arti, un nonnino spregiudicato, che non mi volle far seguire un corso regolare di studii, preferendo d’istruirmi lui, con la viva conversazione e conducendomi con sé, di città in città, per musei e gallerie. ( Pirandello - Il fu Mattia Pascal )<>
---------------
* Ora, se questo Adriano Meis non aveva il coraggio di dir bugie, di cacciarsi in mezzo alla vita, e si appartava e rientrava in albergo, stanco di vedersi solo, in quelle tristi giornate d’inverno, per le vie di Milano, e si chiudeva nella compagnia del morto Mattia Pascal, prevedevo che i fatti miei, eh, avrebbero cominciato a camminar male; che insomma non mi s’apparecchiava un divertimento, e che la mia bella fortuna, allora... ( Pirandello - Il fu Mattia Pascal )<>
---------------
* Non m' importava di andar vestito cogli spogli del babbo , consumati , lisi e infrittellati ; con toppe ben messe dietro e in fondo ai calzoni , né di avere in testa cappellucci sbertucciati , né di camminare con scarpe troppo strette , risolate e rimontate più volte . (G .Papini - Un uomo finito)<>
---------------
* A forza di camminare tornavo a casa coi piedi brucianti e il viso acceso , tutto vibrante e vigoroso come se tornassi da una vittoria . (G .Papini - Un uomo finito)<>
---------------
* Cercavo di camminar dentro l' ombre e quando si stava per tornar nella luce la mia mano lungamente esitante cercava la sua e subito la lasciava , col senso di aver commesso un non so che di osceno . (G .Papini - Un uomo finito)<>
---------------
* Conosco il vocabolario e qualche paragrafo ; ho un' idea dell' insieme e non so camminare colle mie gambe . (G .Papini - Un uomo finito)<>
---------------
* E mi provo a vivere codesta sciagurata vita prevista : a volte , se la strada è solitaria , chiudo gli occhi e seguito a camminare — esito , non vo diritto ; sento accanto a me le bugne o l'intonaco delle case e sotto i piedi le lastre che riecheggiano il passo . (G .Papini - Un uomo finito)<>
---------------
* C'è una bestia che vuol mangiare , ci son due gambe che voglion camminare , e' è una testa che vuol pensare , una mano che vuole scrivere . (G .Papini - Un uomo finito)<>
---------------
* Eppure per ricostituirmi , per raddrizzarmi , per rimettermi a camminare , ho bisogno di appoggiarmi a qualcosa , di rimetter le radici in qualche posto . (G .Papini - Un uomo finito)<>
---------------
* E per il bene e per il male che voglio e faccio ho diritto di respirare , di riscaldarmi , di camminare , di alzar la testa , di sputare in faccia — di esistere secondo la mia propria legge . (G .Papini - Un uomo finito)<>
---------------
* Quando lo scorgo così indebolito e incerto camminare per le vie in cerca di un poco d’attività e d’aria , in me , ancora adesso , si rinnova l’avversione .(I.Svevo - La coscienza di zeno)<>*
---------------
* Solo allora il tempo avrebbe potuto camminare come voleva , perché io non avrei più avuta alcuna ragione d’ingerirmene: sarei arrivato al punto fermo !
---------------
* Il camminare era per me divenuto un lavoro pesante , e anche lievemente doloroso .(I.Svevo - La coscienza di zeno)<>
---------------
* Andavo via tanto ordinatamente dopo di aver corrisposto a tutte le formalità legali , che potevo camminare sicuro .(I.Svevo - La coscienza di zeno)<>
---------------
* Mi sembrava una grave compromissione , ma Carla desiderava tanto di camminare al braccio mio al sole , che finii col compiacerla .(I.Svevo - La coscienza di zeno)<>
---------------
abasia
= incapacità parziale o totale di camminare , spesso di origine psichica .<>
---------------
acciabattare
= verbo intr. camminare con le ciabatte facendone sbattere la suola sul pavimento e contro il calcagno
= verbo trans. eseguire in fretta e male<>
---------------
andatura
= modo di andare , di camminare , di correre ritmo , velocità di marcia o di corsa di un concorrente<>
---------------
arrembarsi
= verbo rifl. detto del cavallo , presentare arrembatura camminare con fatica , arrancare .<>
---------------
calpestare
= verbo trans. premere con i piedi, camminare sopra qualcosa, talvolta per disprezzo o per rabbia <>
---------------
camminatura
= modo di camminare, andatura. <>
---------------
cammino
= il camminare <>
---------------
carabottino
= graticolato di listelli di legno, messo sulle navi a chiusura dei boccaporti o usato come sopralzo per camminare all'asciutto dove ristagna l'acqua. <>
---------------
ciabattare ant. ciavattare,
= verbo intr. camminare strascicando le ciabatte o le scarpe, producendo così un rumore fastidioso. <>
---------------
ciampicare
= verbo intr. camminare a stento, strisciando i piedi, barcollando o inciampando agire, comportarsi in modo impacciato. <>
---------------
cianchettare
= verbo intr. camminare male, zoppicare <>
---------------
danda
= ciascuna delle due strisce di tessuto o di cuoio con cui si sorreggono i bambini quando cominciano a camminare <>
---------------
gambalesta
= o gamba lesta , persona svelta , veloce nel camminare. <>
---------------
non deambulante
= si dice di chi per malformazione , malattia o incidente non è in grado di camminare . <>
---------------
passante
= participio presente di passare
= si dice dell'animale raffigurato sullo scudo nell'atto di camminare<>
---------------
penare
= verbo intr . colui che pencola nel camminare .<>
---------------
ricamminare
= verbo intr. camminare di nuovo <>
---------------
saltabeccare
= verbo intransitivo camminare , procedere a salti come una cavalletta . <>
---------------
scalpicciare
= verbo transitivo pestare più volte con i piedi -
= verbo intransitivo camminare stropicciando i piedi . <>
---------------
scarpinare
= verbo intransitivo camminare a lungo e faticosamente . <>
---------------
sculettare
= verbo intransitivo camminare dimenando i fianchi e il sedere . <>
---------------
scutrettolare
= verbo intransitivo detto di uccello , dimenare la coda - detto di persona , camminare ancheggiando , <>
---------------
spedare
= verbo transitivo stancare , rovinare i piedi per il troppo camminare , sollevare dal fondo l'à ncora di una nave - sped , <>
---------------
staccheggiare
= verbo intransitivo camminare facendo rumore con i tacchi . <>
---------------
steppage
= modo difettoso di camminare in cui il malato a ogni passo è obbligato ad alzare molto la coscia , <>
---------------
strascicone
= persona che si strascica nel camminare . <>
---------------
unguligrado
= mammifero che , per camminare , poggia sul suolo solo le ultime falangi delle dita. <>
---------------
Spagnolo
Vocabolario e frasi
* Yendo, pues, caminando nuestro flamante aventurero, iba hablando consigo mismo y diciendo: —¿Quién duda sino que en los venideros tiempos, cuando salga a luz la verdadera historia de mis famosos hechos, que el sabio que los escribiere no ponga, cuando llegue a contar esta mi primera salida tan de mañana, de esta manera?: «Apenas había el rubicundo Apolo tendido por la faz de la ancha y espaciosa tierra las doradas hebras de sus hermosos cabellos, y apenas los pequeños y pintados pajarillos con sus harpadas lenguas habían saludado con dulce y meliflua armonía la venida de la rosada aurora, que, dejando la blanda cama del celoso marido, por las puertas y balcones del manchego horizonte a los mortales se mostraba, cuando el famoso caballero don Quijote de la Mancha, dejando las ociosas plumas, subió sobre su famoso caballo Rocinante y comenzó a caminar por el antiguo y conocido campo de Montiel».( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Y era la verdad que por él caminaba; y añadió diciendo: —Dichosa edad y siglo dichoso aquel adonde saldrán a luz las famosas hazañas mías, dignas de entallarse en bronces, esculpirse en mármoles y pintarse en tablas, para memoria en lo futuro.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Con esto caminaba tan despacio, y el sol entraba tan aprisa y con tanto ardor, que fuera bastante a derretirle los sesos, si algunos tuviera( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Diose prisa a caminar y llegó a ella a tiempo que anochecía( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* 58pequeña llena de ungüentos para curar las heridas que recibían, porque no todas veces en los campos y desiertos, donde se combatían y salían heridos, había quien los curase, si ya no era que tenían algún sabio encantador por amigo, que luego los socorría, trayendo por el aire, en alguna nube, alguna doncella o enano con alguna redoma de agua de tal virtud que, en gustando alguna gota de ella, luego al punto quedaban sanos de sus llagas y heridas, como si mal alguno hubiesen tenido; mas que, en tanto que esto no hubiese, tuvieron los pasados caballeros por cosa acertada que sus escuderos fuesen proveídos de dineros y de otras cosas necesarias, como eran hilas y ungüentos para curarse; y cuando sucedía que los tales caballeros no tenían escuderos, que eran pocas y raras veces, ellos mismos lo llevaban todo en unas alforjas muy sutiles, que casi no se parecían, a las ancas del caballo, como que era otra cosa de más importancia; porque, no siendo por ocasión semejante, esto de llevar alforjas no fue muy admitido entre los caballeros andantes, y por esto le daba por consejo, pues aun se lo podía mandar como a su ahijado, que tan presto lo había de ser, que no caminase de allí adelante sin dineros y sin las prevenciones referidas, y que vería cuán bien se hallaba con ellas, cuando menos se pensase( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* 61 cual, casi conociendo la querencia, con tanta gana comenzó a caminar, que parecía que no ponía los pies en el suelo( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Y de esta manera deshizo el agravio el valeroso don Quijote, el cual, contentísimo de lo sucedido, pareciéndole que había dado felicísimo y alto principio a sus caballerías, con gran satisfacción de sí mismo iba caminando hacia su aldea, diciendo a media voz: —Bien te puedes llamar dichosa sobre cuantas hoy viven en la tierra, ¡oh sobre las bellas bella Dulcinea del Toboso!, pues te cupo en suerte tener sujeto y rendido a toda tu voluntad e talante a un tan valiente y tan nombrado caballero como lo es y será don Quijote de la Mancha.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Todo lo cual hecho y cumplido, sin despedirse Panza de sus hijos y mujer, ni don Quijote de su ama y sobrina, una noche se salieron del lugar sin que persona los viese; en la cual caminaron tanto, que, al amanecer, se tuvieron por seguros de que no los hallarían aunque los buscasen( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Acertó don Quijote a tomar la misma derrota y camino que el que él había tomado en su primer viaje, que fue por el campo de Montiel, por el cual caminaba con menos pesadumbre que la vez pasada, porque, por ser la hora de la mañana y herirles a soslayo los rayos del sol, no les fatigaban( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Con esta licencia, se acomodó Sancho lo mejor que pudo sobre su jumento y, sacando de las alforjas lo que en ellas había puesto, iba caminando y comiendo detrás de su amo muy de su espacio, y de cuando en cuando empinaba la bota, con tanto gusto, que le pudiera envidiar el más regalado bodegonero de Málaga.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Seguíale Sancho a todo el trote de su jumento, pero caminaba tanto Rocinante que, viéndose quedar atrás, le fue forzoso dar voces a su amo que se aguardase.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* En llegándose a juntar, se saludaron cortésmente y, preguntándose los unos a los otros dónde iban, supieron que todos se encaminaban al lugar del entierro, y así, comenzaron a caminar todos juntos( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* El caminante dijo que aquella madrugada habían encontrado con aquellos pastores, y que, por haberles visto en aquel tan triste traje, les habían preguntado la ocasión por que iban de aquella manera; que uno de ellos se lo contó, contando la estrañeza y hermosura de una pastora llamada Marcela, y los amores de muchos que la recuestaban, con la muerte de aquel Grisóstomo a cuyo entierro iban.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Por estas razones que dijo, acabaron de enterarse los caminantes que era don Quijote falto de juicio, y del género de locura que lo señoreaba, de lo cual recibieron la misma admiración que recibían todos aquellos que de nuevo venían en conocimiento de ella.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —De ese parecer estoy yo —replicó el caminante—; pero una cosa, entre otras muchas, me parece muy mal de los caballeros andantes, y es que, cuando se ven en ocasión de acometer una grande y peligrosa aventura en que se ve manifiesto peligro de perder la vida, nunca en aquel instante de acometella se acuerdan de encomendarse a Dios, como cada cristiano está obligado a hacer en peligros semejantes; antes se encomiendan a sus damas, con tanta gana y devoción, como si ellas fueran su Dios: cosa que me parece que huele algo a gentilidad( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* — Con todo eso —replicó el caminante—, me queda un escrúpulo, y es que muchas veces he leído que se traban palabras entre dos andantes caballeros, y, de una en otra, se les viene a encender la cólera, y a volver los caballos y tomar una buena pieza del campo, y luego, sin más ni más, a todo el correr dellos, se vuelven a encontrar, y en mitad de la corrida se encomiendan a sus damas; y lo que suele suceder del encuentro es que el uno cae por las ancas del caballo pasado con la lanza del contrario de parte a parte, y al otro le viene también, que, a no tenerse a las crines del suyo, no pudiera dejar de venir al suelo.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —Con todo eso —dijo el caminante—, me parece, si mal no me acuerdo, haber leído que don Galaor, hermano del valeroso Amadís de Gaula, nunca 100tuvo dama señalada a quien pudiese encomendarse, y con todo esto no fue tenido en menos y fue un muy valiente y famoso caballero( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —Luego, si es de esencia que todo caballero andante haya de ser enamorado —dijo el caminante—, bien se puede creer que vuestra merced lo es, pues es de la profesión.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —Aunque el mío es de los Cachopines de Laredo —respondió el caminante—, no le osaré yo poner con el del Toboso de la Mancha, puesto que, para decir verdad, semejante apellido hasta ahora no ha llegado a mis oídos( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Y volviéndose a don Quijote y a los caminantes, prosiguió diciendo: —Ese cuerpo, señores, que con piadosos ojos estáis mirando, fue depositario de un alma en quien el cielo puso infinita parte de sus riquezas.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Tienen mis deseos por término estas montañas; y, si de aquí salen, es a contemplar la hermosura del cielo, pasos con que camina el alma a su morada primera( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Lo mismo hicieron Vivaldo y su compañero, y don Quijote se despidió de sus huéspedes y de los caminantes, los cuales le rogaron se viniese con ellos a Sevilla, por ser lugar tan acomodado a hallar aventuras, que en cada calle y tras cada esquina se ofrecen más que en otro alguno( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Viendo su buena determinación, no quisieron los caminantes importunarle más, sino, tornándose a despedir de nuevo, le dejaron y prosiguieron su camino; en el cual no les faltó de qué tratar, así de la historia de Marcela y Grisóstomo, como de las locuras de don Quijote.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Y fue que la noche cerro con alguna oscuridad, pero con todo esto caminaban, creyendo Sancho que, pues aquel camino era real, a una o dos leguas, de buena razón hallaría en él alguna venta( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Y, apartándose los dos a un lado del camino, tornaron a mirar atentamente lo que aquello de aquellas lumbres que caminaban podía ser; y de allí a muy poco descubrieron muchos encamisados, cuya temerosa visión de todo punto remató el ánimo de Sancho Panza, el cual comenzó a dar diente con diente como quien tiene frío de cuartana; y creció más el batir y dentellear cuando distintamente vieron lo que era, porque descubrieron hasta veinte encamisados, todos a caballo, con sus hachas encendidas en las manos, detrás de los cuales venía una litera cubierta de luto, a la cual seguían otros seis de a caballo, enlutados hasta los pies de las mulas; que bien vieron que no eran caballos en el sosiego con que caminaban.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Y a poco trecho que caminaban por entre dos montañuelas, se hallaron en un espacioso y escondido valle, donde se apearon, y Sancho alivió el jumento y, tendidos sobre la verde hierba, con la salsa de su hambre, almorzaron, comieron, merendaron y cenaron a un mismo punto, satisfaciendo sus estómagos con más de una fiambrera que los señores clérigos del difunto, que pocas veces se dejan mal pasar, en la acémila de su repuesto traían( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Pareciole bien el consejo a don Quijote y, tomando de la rienda a Rocinante, y Sancho del cabestro a su asno, después de haber puesto sobre él los relieves que de la cena quedaron, comenzaron a caminar por el prado arriba a tiento, porque la oscuridad de la noche no les dejaba ver cosa alguna; mas no hubieron andado doscientos pasos, cuando llegó a sus oídos un grande ruido de agua, como que de algunos grandes y levantados riscos se despeñaba( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Destas lágrimas y determinación tan honrada de Sancho Panza saca el autor de esta historia que debía de ser bien nacido y, por lo menos, cristiano viejo; cuyo sentimiento enterneció algo a su amo, pero no tanto que mostrase flaqueza alguna; antes, disimulando lo mejor que pudo, comenzó a caminar hacia la parte por donde le pareció que el ruido del agua y del golpear venía( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Cortada, pues, la cólera, y aun la malenconía, subieron a caballo y, sin tomar determinado camino, por ser muy de caballeros andantes el no tomar ninguno cierto, se pusieron a caminar por donde la voluntad de Rocinante quiso, que se llevaba tras sí la de su amo y aun la del asno, que siempre le seguía por dondequiera que guiaba en buen amor y compañía.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Yendo, pues, así caminando, dijo Sancho a su amo: —Señor, ¿quiere vuestra merced darme licencia que departa un poco con él? Que después que me puso aquel áspero mandamiento del silencio se me han podrido más de cuatro cosas en el estómago, y una sola que ahora tengo en el pico de la lengua no querría que se mal lograse( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Ni Sancho llevaba otro cuidado, después que le pareció que caminaba por parte segura, sino de satisfacer su estómago con los relieves que del despojo clerical habían quedado, y así, iba tras su amo sentado a la mujeriega sobre su jumento, sacando de un costal y embaulando en su panza, y no se le diera por hallar otra ventura, entretanto que iba de aquella manera, un ardite( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Todo lo cual visto por don Quijote, dijo: —Paréceme, Sancho, y no es posible que sea otra cosa, que algún caminante descaminado debió de pasar por esta sierra y, salteándole malandrines, le debieron de matar y le trujeron a enterrar en esta tan escondida parte( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Pero, como por aquel lugar inhabitable y escabroso no parecía persona alguna de quien poder informarse, no se curó de más que de pasar adelante, sin llevar otro camino que aquel que Rocinante quería, que era por donde él podía caminar, siempre con imaginación que no podía faltar por aquellas malezas alguna estraña aventura( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Digo, pues, que en oyendo nuestra respuesta el mancebo, volvió las riendas y encaminó hacia el lugar donde le señalamos, dejándonos a todos contentos de su buen talle, y admirados de su demanda y de la prisa con que le víamos caminar y volverse hacia la sierra; y desde entonces nunca más le vimos, hasta que desde allí a algunos días salió al camino a uno de nuestros pastores y, sin decirle nada, se llegó a él y le dio muchas puñadas y coces, y luego se fue a la borrica del hato y le quitó cuanto pan y queso en ella traía, y con estraña ligereza, hecho esto, se volvió a emboscar en la sierra.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* 176Rocinante para que supla la falta del rucio, porque será ahorrar tiempo a mi ida y vuelta; que si la hago a pie, no sé cuándo llegaré ni cuando volveré, porque, en resolución, soy mal caminante( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Estábase el barbero aún de rodillas, teniendo gran cuenta de disimular la risa y de que no se le cayese la barba, con cuya caída quizá quedaran todos sin conseguir su buena intención; y, viendo que ya el don estaba concedido, y con la diligencia que don Quijote se alistaba para ir a cumplirle, se levantó y tomó de la otra mano a su señora, y entre los dos la subieron en la mula; luego subió don Quijote sobre Rocinante y el barbero se acomodó en su cabalgadura, quedándose Sancho a pie, donde de nuevo se le renovó la pérdida del rucio, con la falta que entonces le hacía; mas todo lo llevaba con gusto, por parecerle que ya su señor estaba puesto en camino y muy a pique de ser emperador, porque sin duda alguna pensaba que se había de casar con aquella princesa y ser, por lo menos, rey de Micomicón; sólo le daba pesadumbre el pensar que aquel reino era en tierra de negros, y que la gente que por sus vasallos le diesen habían de ser todos negros, a lo cual hizo luego en su imaginación un buen remedio, y díjose a sí mismo: —¿Qué se me da a mí que mis vasallos sean negros? ¿Habrá más que cargar con ellos y traerlos a España, donde los podré vender, y adonde me los pagarán de contado, de cuyo dinero podré comprar algún título o algún oficio con que vivir descansado todos los días de mi vida? ¡No, sino dormíos, y no tengáis ingenio ni habilidad para disponer de las cosas y para vender treinta o diez mil vasallos en dácame esas pajas! ¡Par Dios que los he de volar, chico con grande, o como pudiere; y que por negros que sean los he de volver blancos, o amarillos; llegaos, que me mamo el dedo! 212Con esto andaba tan solícito y tan contento, que se le olvidaba la pesadumbre de caminar a pie( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —Eso no consentiré yo en ningún modo —dijo el cura—; estese la vuestra grandeza a caballo, pues estando a caballo acaba las mayores fazañas y aventuras que en nuestra edad se han visto; que a mí, aunque indigno sacerdote, bastarame subir en las ancas de una destas mulas destos señores que con vuestra merced caminan, si no lo han por enojo.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Por lo cual me doy a entender que aquel sabio nigromante que tiene cuenta con mis cosas y es mi amigo, porque por fuerza le hay y le ha de haber, so pena que yo no sería buen caballero andante, digo que este tal te debió de ayudar a caminar sin que tú lo sintieses; que hay sabio destos que coge a un caballero andante durmiendo en su cama y, sin saber cómo o en qué manera, amanece otro día más de mil leguas de donde anocheció.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —Y ¡cómo si llevaba azogue! —dijo don Quijote—, y aun una legión de demonios, que es gente que camina y hace caminar sin cansarse todo aquello que se les antoja.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Pero lo que pienso hacer será caminar apriesa y llegar presto donde está este gigante, y, en llegando, le cortaré la cabeza y pondré a la princesa pacíficamente en su estado, y al punto daré la vuelta a ver a la luz que mis sentidos alumbra.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —¡Ay —dijo Sancho—, y cómo está vuestra merced lastimado de esos cascos! Pues dígame, señor, ¿piensa vuestra merced caminar este camino en balde 224y dejar pasar y perder un tan rico y tan principal casamiento como este, donde le dan en dote un reino, que a buena verdad que he oído decir que tiene más de veinte mil leguas de contorno, y que es abundantísimo de todas las cosas que son necesarias para el sustento de la vida humana, y que es mayor que Portugal y que Castilla juntos? Calle, por amor de Dios, y tenga vergüenza de lo que ha dicho, y tome mi consejo, y perdóneme, y cásese luego en el primer lugar que haya cura, y si no, ahí está nuestro licenciado, que lo hará de perlas( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Mas cuando le vio caminar, embozarse y encubrirse con cuidado y recato, cayó de su simple pensamiento y dio en otro, que fuera la perdición de todos, si Camila no lo remediara.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Poco tardó en volver de su desmayo Camila y, al volver en sí, dijo: —¿Por qué no vas, Leonela, a llamar al más leal amigo de amigo que vio el sol o cubrió la noche? ¡Acaba, corre, aguija, camina, no se esfogue con la tardanza el fuego de la cólera que tengo, y se pase en amenazas y maldiciones la justa venganza que espero! —Ya voy a llamarle, señora mía —dijo Leonela—; mas hasme de dar primero esa daga, porque no hagas cosa, en tanto que falto, que dejes con ella que llorar toda la vida a todos los que bien te quieren( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —No, por cierto —respondió el mozo—, porque todos caminan con tanto silencio, que es maravilla, porque no se oye entre ellos otra cosa que los suspiros y sollozos de la pobre señora, que nos mueven a lástima, y sin duda tenemos creído que ella va forzada donde quiera que va; y según se puede colegir por su hábito, ella es monja, o va a serlo, que es lo más cierto, y quizá porque no le debe de nacer de voluntad el monjío, va triste, como parece( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —Pues, aunque estuviera más, gustara yo de caminallas, a trueco de hacer tan buena obra( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Pero apenas él se encubrió con los árboles del jardín, cuando ella, volviéndose a mí, llenos los ojos de lágrimas, me dijo: «¿Ámexi, cristiano, ámexi?.» Que quiere decir: «¿Vaste, cristiano, vaste?» Yo la respondí: «Señora, sí, pero no en ninguna manera sin ti; el primero jumá me aguarda7722, y no te sobresaltes cuando nos veas; que sin duda alguna iremos a tierra de cristianos.» Yo le dije esto de manera que ella me entendió muy bien a todas las razones que entrambos pasamos, y, echándome un brazo al cuello, con desmayados pasos comenzó a caminar hacia la casa, y quiso la suerte, que pudiera ser muy mala, si el cielo no lo ordenara de otra manera, que yendo los dos de la manera y postura que os he contado, con un brazo al cuello, su padre, que ya volvía de hacer ir a los turcos, nos vio de la suerte y manera que íbamos, y nosotros vimos que él nos había visto; pero Zoraida, advertida y discreta, no quiso quitar el brazo de mi cuello, antes se llegó más a mí y puso su cabeza sobre mi pecho, doblando un poco las rodillas, dando claras señales y muestras que se desmayaba, y yo ansimismo di a entender que la sostenía contra mi voluntad.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —¿Qué diablos de fortaleza o castillo es este —dijo uno—, para obligarnos a guardar estas ceremonias? Si sois el ventero, mandad que nos abran; que somos caminantes que no queremos más de dar cebada a nuestras cabalgaduras y pasar adelante, porque vamos de priesa( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —Mejor fuera al revés —dijo el caminante—: el cetro en la cabeza y la corona en la mano, y será, si a mano viene, que debe de estar dentro alguna compañía de representantes, de los cuales es tener a menudo esas coronas y cetros que decís, porque en una venta tan pequeña, y adonde se guarda tanto silencio como esta, no creo yo que se alojan personas dignas de corona y cetro( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Maritornes, que ya había despertado a las mismas voces, imaginando lo que podía ser, se fue al pajar y desató, sin que nadie lo viese, el cabestro que a don Quijote sostenía, y él dio luego en el suelo, a vista del ventero y de los caminantes, que, llegándose a él, le preguntaron qué tenía, que tales voces daba.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Admirados se quedaron los nuevos caminantes de las palabras de don Quijote, pero el ventero les quitó de aquella admiración, diciéndoles que era don Quijote, y que no había que hacer caso dél, porque estaba fuera de juicio( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Don Quijote, que vio que ninguno de los cuatro caminantes hacía caso dél, ni le respondían a su demanda, moría y rabiaba de despecho y saña, y si él hallara en las ordenanzas de su caballería que lícitamente podía el caballero andante tomar y emprender otra empresa, habiendo dado su palabra y fe de no ponerse en ninguna hasta acabar la que había prometido, él embistiera con todos y les hiciera responder, mal de su grado.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Pero por parecerle no convenirle ni estarle bien comenzar nueva empresa hasta poner a Micomicona en su reino, hubo de callar y estarse quedo, esperando a ver en qué paraban las diligencias de aquellos caminantes, uno de los cuales halló al mancebo que buscaba durmiendo al lado de un mozo de mulas, bien descuidado de que nadie ni le buscase, ni menos de que le hallase.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Subió a caballo, y también su amigo el barbero, con sus antifaces, porque no fuesen luego conocidos de don Quijote, y pusiéronse a caminar tras el carro, y la orden que llevaban era esta: iba primero el carro, guiándole su dueño; a los dos lados iban los cuadrilleros, como se ha dicho, con sus escopetas; seguía luego Sancho Panza sobre su asno, llevando de rienda a Rocinante.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* 330todo esto iban el cura y el barbero sobre sus poderosas mulas, cubiertos los rostros, como se ha dicho, con grave y reposado continente, no caminando más de lo que permitía el paso tardo de los bueyes.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Y así, con aquel espacio y silencio caminaron hasta dos leguas, que llegaron a un valle, donde le pareció al boyero ser lugar acomodado para reposar y dar pasto a los bueyes.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Y, comunicándolo con el cura, fue de parecer el barbero que caminasen un poco más, porque él sabía, detrás de un recuesto que cerca de allí se mostraba, había un valle de más yerba y mucho mejor que aquel donde parar querían.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* En esto volvió el cura el rostro y vio que a sus espaldas venían hasta seis o siete hombres de a caballo, bien puestos y aderezados, de los cuales fueron presto alcanzados, porque caminaban, no con la flema y reposo de los bueyes, sino como quien iba sobre mulas de canónigos, y con deseo de llegar presto a sestear a la venta, que menos de una legua de allí se parecía.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Y a este tiempo habían ya llegado el cura y el barbero, viendo que los caminantes estaban en pláticas con don Quijote de la Mancha para responder de modo, que no fuese descubierto su artificio.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Y por este mesmo temor había el cura dicho al canónigo que caminasen un poco delante; que él le diría el misterio del enjaulado, con otras cosas que le diesen gusto.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Y sé, como dice el gran poeta castellano nuestro110066, que: Por estas asperezas se camina de la inmortalidad al alto asiento, do nunca arriba quien de allí declina( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Cuando llegó a ellos el caminante los saludó cortésmente, y, picando a la yegua, se pasaba de largo; pero don Quijote le dijo: —Señor galán, si es que vuestra merced lleva el camino que nosotros y no importa el darse priesa, merced recibiría en que nos fuésemos juntos( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Detuvo la rienda el caminante, admirándose de la apostura y rostro de don Quijote, el cual iba sin celada, que la llevaba Sancho como maleta en el arzón delantero de la albarda del rucio, y si mucho miraba el de lo verde a don Quijote, mucho más miraba don Quijote al de lo verde, pareciéndole hombre de chapa; la edad mostraba ser de cincuenta años, las canas pocas y el rostro aguileño, la vista entre alegre y grave; finalmente, en el traje y apostura daba a entender ser hombre de buenas prendas( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Notó bien don Quijote la atención con que el caminante le miraba, y leyole en la suspensión su deseo, y como era tan cortés y tan amigo de dar gusto a todos, antes que le preguntase nada le salió al camino, diciéndole: —Esta figura que vuesa merced en mí ha visto, por ser tan nueva y tan fuera de las que comúnmente se usan, no me maravillaría yo de que le hubiese maravillado; pero dejará vuesa merced de estarlo, cuando le diga, como le digo, que soy caballero destos que dicen las gentes, que a sus aventuras van( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Desta última razón de don Quijote tomó barruntos el caminante de que don Quijote debía de ser algún mentecato, y aguardaba que con otras lo confirmase; pero antes que se divertiesen en otros razonamientos, don Quijote le rogó le dijese quién era, pues él le había dado parte de su condición y de su vida.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Sea, pues, la conclusión de mi plática, señor hidalgo, que vuesa merced deje caminar a su hijo por donde su estrella le llama; que, siendo él tan buen estudiante como debe de ser, y, habiendo ya subido felicemente el primer escalón de las ciencias, que es el de las lenguas, con ellas por sí mesmo subirá a la cumbre de las letras humanas, las cuales tan bien parecen en un caballero de capa y espada, y así le adornan, honran y engrandecen como las mitras a los obispos, o como las garnachas a los peritos jurisconsultos( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Saludoles don Quijote, y después de saber el camino que llevaban, que era el mesmo que él hacía, les ofreció su compañía, y les pidió detuviesen el paso, porque caminaban más sus pollinas que su caballo, y para obligarlos, en breves razones les dijo quién era, y su oficio y profesión, que era de caballero andante, que iba a buscar las aventuras por todas las partes del mundo.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Pues ¿por qué no hará lo mesmo el que ha de caminar toda la vida hasta el paradero de la muerte, y más si la compañía le ha de acompañar en la cama, en la mesa y en todas partes, como es la de la mujer con su marido? La de la propia mujer no es mercaduría que una vez comprada se vuelve o se trueca o cambia, porque es accidente inseparable que dura lo que dura la vida.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* De las admirables cosas que el estremado don Quijote contó que había visto en la profunda cueva de Montesinos, cuya imposibilidad y grandeza hace que se tenga esta aventura por apócrifa114477 Las cuatro de la tarde serían cuando el sol, entre nubes cubierto, con luz escasa y templados rayos dio lugar a don Quijote para que sin calor y pesadumbre contase a sus dos clarísimos114488 oyentes lo que en la cueva de Montesinos había visto, y comenzó en el modo siguiente: —A obra de doce o catorce estados de la profundidad desta mazmorra, a la derecha mano, se hace una concavidad y espacio capaz de poder caber en ella un gran carro con sus mulas; éntrale una pequeña luz por unos resquicios o agujeros que lejos le responden, abiertos en la superficie de la tierra; esta concavidad y espacio vi yo, a tiempo cuando ya iba cansado y mohíno de verme pendiente y colgado de la soga, caminar por aquella escura región abajo, sin llevar cierto ni determinado camino, y, así, determiné entrarme en ella y descansar un poco; di voces pidiéndoos que no descolgásedes más soga hasta que yo os lo dijese, pero no debistes de oírme; fui recogiendo la soga que enviábades, y, haciendo della una rosca o rimero, me senté sobre él, pensativo a demás114499, considerando lo que hacer debía para calar al fondo, no teniendo quien me sustentase; y estando en este pensamiento y confusión, de repente y sin procurarlo, me salteó un sueño profundísimo, y cuando menos lo pensaba, sin saber cómo ni cómo no, desperté dél y me hallé en la mitad del más bello, 475 147 apocrifa: falsa( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Estando en esto, vieron que hacia donde ellos estaban venía un hombre a pie, caminando apriesa y dando varazos a un macho que venía cargado de lanzas y de alabardas115588; cuando llegó a ellos, los saludó y pasó de largo; don Quijote le dijo: —Buen hombre; deteneos, que parece que vais con más diligencia que ese macho ha menester( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* ¡Ah, bodas de Camacho y abundancia de la casa de don Diego, y cuántas veces os tengo de echar menos! Con esto dejaron la ermita y picaron hacia la venta, y a poco trecho toparon un mancebito que delante dellos iba caminando no con mucha priesa, y así le alcanzaron; llevaba la espada sobre el hombro y en ella puesto un bulto o envoltorio, al parecer, de sus vestidos, que, al parecer, debían de ser los calzones o greguescos, y herreruelo, y alguna camisa, porque traía puesta una ropilla de terciopelo, con algunas vislumbres de raso, y la camisa, de fuera; las medias eran de seda y los zapatos cuadrados, a uso de Corte; la edad llegaría a diez y ocho o diez y nueve años, alegre de rostro y, al parecer, ágil de su persona; iba cantando seguidillas para entretener el trabajo del camino; cuando llegaron a él, acababa de cantar una, que el primo tomó de memoria, que dicen que decía: A la guerra me lleva mi necesidad( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* El primero que le habló fue don Quijote, diciéndole: —Muy a la ligera camina vuesa merced, señor galán, y ¿adónde bueno?; sepamos, si es que gusta decirlo( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* A lo que el mozo respondió: —El caminar tan a la ligera lo causa el calor y la pobreza, y el adónde voy es a la guerra( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* por esto, como por orearme, voy desta manera hasta alcanzar unas compañías de infantería, que no están doce leguas de aquí, donde asentaré mi plaza, y no faltarán bagajes en que caminar de allí adelante, hasta el embarcadero, que dicen ha de ser en Cartagena; y más quiero tener por amo y por señor al rey y servirle en la guerra, que no a un pelón en la corte( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* ¡Oh carísimos amigos, quedaos en paz, y la locura que nos aparta de vosotros, convertida en desengaño, nos vuelva a vuestra presencia! Y en esto, comenzó a llorar tan amargamente, que don Quijote, mohíno y colérico, le dijo: —¿De qué temes, cobarde criatura? ¿De qué lloras, corazón de mantequillas? ¿Quién te persigue o quién te acosa, ánimo de ratón casero, o qué te falta, menesteroso en la mitad de las entrañas de la abundancia? ¿Por dicha vas caminando a pie y descalzo por las montañas rifeas, sino sentado en una tabla como un archiduque, por el sesgo curso deste agradable río, de donde en breve espacio saldremos al mar dilatado? Pero ya habemos de haber salido, y caminado, por lo menos, setecientas o ochocientas leguas y, si yo tuviera aquí un astrolabio con que tomar la altura del polo, yo te dijera las que hemos caminado, aunque, o yo sé poco, o ya hemos pasado o pasaremos presto por la línea equinocial que divide y corta los dos contrapuestos polos en igual distancia( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —Y cuando lleguemos a esa leña que vuestra merced dice —preguntó Sancho—, ¿cuánto habremos caminado? —Mucho —replicó don Quijote—, porque de trecientos y sesenta grados que contiene el globo del agua y de la tierra, según el cómputo de Ptolomeo, que fue el mayor cosmógrafo que se sabe, la mitad habremos caminado, llegando a la línea que he dicho( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* En esto, el barco, entrado en la mitad de la corriente del río, comenzó a caminar no tan lentamente como hasta allí.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* La duquesa y el duque y todos los circunstantes dieron muestras de haber recebido grandísimo contento, y el carro comenzó a caminar y, al pasar, la hermosa Dulcinea inclinó la cabeza a los duques y hizo una gran reverencia a Sancho( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* De allí le ha sacado Malambruno con sus artes y le tiene en su poder y se sirve dél en sus viajes, que los hace por momentos por diversas partes del mundo, y hoy está aquí y mañana en Francia, y otro día en Potosí, y es lo bueno que el tal caballo ni come ni duerme, ni gasta herraduras, y lleva un portante por los aires, sin tener alas, que el que lleva encima puede llevar una taza llena de agua en la mano sin que se le derrame gota, según camina llano y reposado; por lo cual la linda Magalona se holgaba mucho de andar caballera en el( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —Así es —respondió la barbada condesa—; pero todavía le cuadra mucho, porque se llama Clavileño el Alígero, cuyo nombre conviene con el ser de leño y con la clavija que trae en la frente y con la ligereza con que camina, y así, en 553 554cuanto al nombre, bien puede competir con el famoso Rocinante( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —No me descontenta el nombre —replicó Sancho—; pero ¿con qué freno o con qué jáquima se gobierna? —Ya he dicho —respondió la Trifaldi—, que con la clavija, que, volviéndola a una parte o a otra el caballero que va encima, le hace caminar como quiere, o ya por los aires, o ya rastreando y casi barriendo la tierra, o por el medio, que es el que se busca y se ha de tener en todas las acciones bien ordenadas( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Par Dios, términos lleva de caminar con papahigo, con solos dos meses que le dure el gobierno( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Puso tasa en los salarios de los criados, que caminaban a rienda suelta por el 611 612camino del interese.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Cuando así le tuvieron, le dijeron que caminase y los guiase y animase a todos; que siendo él su norte, su lanterna y su lucero, tendrían buen fin los negocios( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —¿Cómo tengo de caminar, desventurado yo —respondió Sancho—, que no puedo jugar las choquezuelas de las rodillas, porque me lo impiden estas tablas que tan cosidas tengo con mis carnes? Lo que han de hacer es llevarme en brazos y ponerme atravesado, o en pie, en algún postigo; que yo le guardaré, o con esta lanza o con mi cuerpo( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Dejémoslos pasar nosotros, como dejamos pasar otras cosas, y vamos a acompañar a Sancho, que entre alegre y triste venía caminando sobre el rucio a buscar a su amo, cuya compañía le agradaba más que ser gobernador de todas las ínsulas del mundo( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Vio también que se dilataba y alargaba por otra concavidad espaciosa; viendo lo cual volvió a salir adonde estaba el jumento, y con una piedra comenzó a desmoronar la tierra del agujero, de modo que en poco espacio hizo lugar donde con facilidad pudiese entrar el asno, como lo hizo, y, cogiéndole del cabestro, comenzó a caminar por aquella gruta adelante, por ver si hallaba alguna salida por otra parte.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Desta manera, y con estos pensamientos le pareció que habría caminado poco más de media legua, al cabo de la cual descubrió una confusa claridad que pareció ser ya de día, y que por alguna parte entraba, que daba indicio de tener fin abierto aquél, para él, camino de la otra vida( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Pero la suerte, que sus cosas iba encaminando de mejor en mejor, ordenó que de allí a poco se descubriese por el camino muchedumbre de hombres de a caballo, y muchos dellos con lanzas en las manos, caminando todos apiñados de tropel y a gran priesa.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Camina, pues, amigo Sancho, y vamos a tener en nuestra tierra el año del noviciado, con cuyo encerramiento cobraremos virtud nueva para volver al nunca de mí olvidado ejercicio de las armas( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —Señor —respondió Sancho—, no es cosa tan gustosa el caminar a pie que me mueva e incite a hacer grandes jornadas; dejemos estas armas colgadas de algún árbol, en lugar de un ahorcado y, ocupando yo las espaldas del rucio, levantados los pies del suelo, haremos las jornadas como vuesa merced las pidiere y midiere; que pensar que tengo de caminar a pie y hacerlas grandes es pensar en lo escusado( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —Yo, señores —respondió don Quijote—, os lo agradezco; pero no puedo detenerme un punto, porque pensamientos y sucesos tristes me hacen parecer descortés y caminar más que de paso( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Es, pues, el caso que llevaban unos hombres a vender a una feria más de seiscientos puercos, con los cuales caminaban a aquellas horas, y era tanto el ruido que llevaban y el gruñir y el bufar, que ensordecieron los oídos de don Quijote y de Sancho, que no advirtieron lo que ser podía.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Llegó en esto al mesón un caminante a caballo, con tres o cuatro criados, uno de los cuales dijo al que el señor dellos parecía: —Aquí puede vuesa merced, señor don Álvaro Tarfe, pasar hoy la fiesta: la posada parece limpia y fresca( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Púsose el recién venido caballero a lo de verano, y, saliéndose al portal del mesón, que era espacioso y fresco, por el cual se paseaba don Quijote, le pregunto: —¿Adónde bueno camina vuesa merced, señor gentilhombre? Y don Quijote le respondió: —A una aldea que está aquí cerca, de donde soy natural; y vuesa merced, ¿dónde camina? —Yo, señor —respondió el caballero—, voy a Granada, que es mi patria( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Aquel día y aquella noche caminaron sin sucederles cosa digna de contarse, si no fue que en ella acabó Sancho su tarea, de que quedó don Quijote contento sobremodo, y esperaba el día por ver si en el camino topaba ya desencantada a Dulcinea su señora; y, siguiendo su camino, no topaba mujer ninguna que no iba a reconocer si era Dulcinea del Toboso, teniendo por infalible no poder mentir las promesas de Merlín( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
Coniugazione:1 - camminare
Ausiliare:avere intransitivo
INDICATIVO - attivo
Presente
io cammino
tu cammini
egli cammina
noi camminiamo
voi camminate
essi camminano
Imperfetto
io camminavo
tu camminavi
egli camminava
noi camminavamo
voi camminavate
essi camminavano
Passato remoto
io camminai
tu camminasti
egli camminò
noi camminammo
voi camminaste
essi camminarono
Passato prossimo
io ho camminato
tu hai camminato
egli ha camminato
noi abbiamo camminato
voi avete camminato
essi hanno camminato
Trapassato prossimo
io avevo camminato
tu avevi camminato
egli aveva camminato
noi avevamo camminato
voi avevate camminato
essi avevano camminato
Trapassato remoto
io ebbi camminato
tu avesti camminato
egli ebbe camminato
noi avemmo camminato
voi eveste camminato
essi ebbero camminato
Futuro semplice
io camminerò
tu camminerai
egli camminerà
noi cammineremo
voi camminerete
essi cammineranno
Futuro anteriore
io avrò camminato
tu avrai camminato
egli avrà camminato
noi avremo camminato
voi avrete camminato
essi avranno camminato
CONGIUNTIVO - attivo
Presente
che io cammini
che tu cammini
che egli cammini
che noi camminiamo
che voi camminiate
che essi camminino
Passato
che io abbia camminato
che tu abbia camminato
che egli abbia camminato
che noi abbiamo camminato
che voi abbiate camminato
che essi abbiano camminato
Imperfetto
che io camminassi
che tu camminassi
che egli camminasse
che noi camminassimo
che voi camminaste
che essi camminassero
Trapassato
che io avessi camminato
che tu avessi camminato
che egli avesse camminato
che noi avessimo camminato
che voi aveste camminato
che essi avessero camminato
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
CONDIZIONALE - attivo
Presente
io camminerei
tu cammineresti
egli camminerebbe
noi cammineremmo
voi camminereste
essi camminerebbero
Passato
io avrei camminato
tu avresti camminato
egli avrebbe camminato
noi avremmo camminato
voi avreste camminato
essi avrebbero camminato
IMPERATIVO - attivo
Presente
-
cammina
cammini
camminiamo
camminate
camminino
Futuro
-
camminerai
camminerà
cammineremo
camminerete
cammineranno
INFINITO - attivo
Presente
camminare
Passato
avere camminato
PARTICIPIO - attivo
Presente
camminante
Passato
camminato
 
 
GERUNDIO - attivo
Presente
camminando
Passato
avendo camminato
Conjugacíon: 1 - caminar
auxiliar: haber - intransitivo/transitivo
INDICATIVO activo
Presente
yo camino
caminas
él/ella camina
nosotros caminamos
nosotros camináis
ellos/ellas caminan
Imperfecto
yo caminaba
caminabas
él/ella caminaba
nosotros caminabamos
vosotros caminabais
ellos/ellas caminaban
Pretérito indefinito
yo caminé
caminaste
él/ella caminó
nosotros caminamos
vosotros caminasteis
ellos/ellas caminaron
Preterito perfecto
yo he caminado
has caminado
él/ella ha caminado
nosotros hemos caminado
vosotros habéis caminado
ellos/ellas han caminado
Preterito pluscuamperfecto
yo había caminado
habías caminado
él/ella había caminado
nosotros habíamos caminado
vosotros habíais caminado
ellos/ellas habían caminado
Preterito anterior
yo hube caminado
hubiste caminado
él/ella hubo caminado
nosotros hubimos caminado
vosotros hubisteis caminado
ellos/ellas hubieron caminado
Futuro
yo caminaré
caminaras
él/ella caminará
nosotros caminaremos
vosotros caminareis
ellos/ellas caminarán
Futuro perfecto
yo habré caminado
habrás caminado
él/ella habrá caminado
nosotros habremos caminado
vosotros habréis caminado
ellos/ellas habrán caminado
CONJUNTIVO - activo
Presente
yo camine
camines
él/ella camine
nosotros caminemos
nosotros caminéis
ellos/ellas caminen
Pretérito perfecto
yo haya caminado
hayas caminado
él/ella haya caminado
nosotros hayamos caminado
nosotros hayáis caminado
ellos/ellas hayan caminado
Pretérito imperfetto I
yo caminara
caminaras
él/ella caminara
nosotros camináramos
nosotros caminarais
ellos/ellas caminaran
Pretérito pluscuamperfecto I
yo hubiera caminado
hubieras caminado
él/ella hubiera caminado
nosotros hubiéramos caminado
nosotros hubierais caminado
ellos/ellas hubieran caminado
Pretérito pluscuamperfecto II
yo hubiese caminado
hubieses caminado
él/ella hubiese caminado
nosotros hubiésemos caminado
nosotros hubieseis caminado
ellos/ellas hubiesen caminado
Pretérito imperfetto II
Futuro
yo caminare
caminares
él/ella caminare
nosotros camináremos
nosotros caminareis
ellos/ellas caminaren
Futuro perfecto
yo hubiere caminado
hubieres caminado
él/ella hubiere caminado
nosotros hubiéremos caminado
nosotros hubiereis caminado
ellos/ellas hubieren caminado
POTENCIAL - activo
Presente
yo caminaría
caminarías
él/ella caminaría
nosotros caminaríamos
vosotros caminaríais
ellos/ellas caminarían
Perfecto
yo habría caminado
habrías caminado
él/ella habría caminado
nosotros habríamos caminado
vosotros habríais caminado
ellos/ellas habrían caminado
IMPERATIVO - activo
Positivo
-
camina
camine
caminemos
caminad
caminen
 
 
 
 
 
 
 
INFINITO activo
Presente
Compuesto
haber caminado
PARTICIPIO - activo
Presente
que camina
Compuesto
caminado
GERUNDIO activo
Presente
caminando
Compuesto
habiendo caminado