Italiano
Vocabolario e frasi
Mi corregga pure , mi riprenda , se non so parlare come si conviene ; ma si degni ascoltarmi .(Manzoni-I Promessi sposi)<>
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Fatti pochi passi , si fermò ad ascoltare ; ma ancora invano .(Manzoni-I Promessi sposi)<>
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Si potrebbe però , tanto nelle cose piccole , come nelle grandi , evitare , in gran parte , quel corso così lungo e così storto , prendendo il metodo proposto da tanto tempo , d'osservare , ascoltare , paragonare , pensare , prima di parlare .(Manzoni-I Promessi sposi)<>
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Visitava i lazzeretti , per dar consolazione agl'infermi , e per animare i serventi ; scorreva la città , portando soccorsi ai poveri sequestrati nelle case , fermandosi agli usci , sotto le finestre , ad ascoltare i loro lamenti , a dare in cambio parole di consolazione e di coraggio .(Manzoni-I Promessi sposi)<>
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- Ardiresti tu di pretendere ch'io rubassi il tempo a questi afflitti , i quali aspettano ch'io parli loro del perdono di Dio , per ascoltar le tue voci di rabbia , i tuoi proponimenti di vendetta ? T'ho ascoltato quando chiedevi consolazione e aiuto ; ho lasciata la carità per la carità ; ma ora tu hai la tua vendetta in cuore: che vuoi da me ? vattene .(Manzoni-I Promessi sposi)<>
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Quando fu appiè della cappella , andò a inginocchiarsi sull'ultimo scalino ; e lì fece a Dio una preghiera , o , per dir meglio , una confusione di parole arruffate , di frasi interrotte , d'esclamazioni , d'istanze , di lamenti , di promesse: uno di que' discorsi che non si fanno agli uomini , perche non hanno abbastanza penetrazione per intenderli , né pazienza per ascoltarli ; non son grandi abbastanza per sentirne compassione senza disprezzo .(Manzoni-I Promessi sposi)<>
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Aveva già preso l'abitudine di levarsi ogni giorno all'alba e di fare una lunga passeggiata per i campi, fermandosi di tratto in tratto, incantata, ora per ascoltare nell'attonito silenzio dei piani, ove qualche filo d'erba vicino abbrividiva alla frescura dell'aria, il canto dei galli, che si chiamavano da un'aja all'altra; ora per ammirare qualche masso tigrato di gromme verdi, o il velluto del lichene sul vecchio tronco stravolto di qualche olivo saraceno.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
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Lasciatemi ascoltare.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
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Poggiò lo stetoscopio sul petto del giacente e vi piegò l'orecchio per ascoltare.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
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Gli aveva posato un po' a sghembo sul teschio il suo berretto di carta; e lo scheletro pareva un fantaccino su l'attenti, ad ascoltar la lezione che Ciro Colli, scultore-caporale, tra uno sbuffo e l'altro di fumo gl'impartiva: - E tu perché te ne sei andato a caccia? Vedi come ti sei conciato, caro mio? Brutto...(Pirandello - Novelle per un anno)<>
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Fanfulla ne fu molto contento, e seguitò a conversare a lungo con lui, ogni giorno; e quello ad ascoltare serio serio, finché, prima una zampa ad annaspare, poi levava la testa e spalancava la bocca a uno sbadiglio seguÃto da un variato mugolÃo, per far intendere al padrone che bastava.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
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Ella notava con dispetto che, a poco a poco, le sue parole, il suo ragionamento, non avevano piú efficacia, poiché chi stava ad ascoltarla era tratto piuttosto ad ammirare quella grazia e a bearsene.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
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Si era tolta la mano dalla guancia, ed era rimasto attonito, sbalordito, ad ascoltare.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
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Spesso Clementina sta ad ascoltarla a bocca aperta.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
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Io stavo ad ascoltarlo, sbalordito; no, che dico sbalordito? quasi atterrito.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
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Il professor Bernardino Lamis, cosà rigido sempre, cosà contegnoso, quel giorno, gestiva! Troppa bile aveva accumulato in sei mesi, troppa indignazione gli avevano cagionato la servilità , il silenzio della critica italiana; e questo ora, ecco, era per lui il momento della rivincita! Tutti quei bravi giovani, che stavano ad ascoltarlo religiosamente, avrebbero parlato di questa sua lezione, avrebbero detto che egli era salito in cattedra quel giorno perché con maggior solennità partisse dall'Ateneo di Roma la sua sdegnosa risposta non al von Grobler soltanto, ma a tutta quanta la Germania.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
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Il solo Sciaramè se ne stava serio serio ad ascoltare, col mento appoggiato al pomo del bastoncino e gli occhi fissi al lume a petrolio.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
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A un tratto un vecchio dalla barba e dai capelli lanosi, che se n'era stato finora zitto ad ascoltare, steso a pancia all'aria e fumando la pipa in fondo alla straducola, rizzò il capo che teneva appoggiato a una bardella d'asino, e, posandosi le grosse mani rocciose sul petto: - S'io fossi re, - disse, e sputò, - s'io fossi re, nemmeno una lettera farei piú arrivare a Fà rnia da laggiú.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
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Si toglie le mani dal volto e resta attonito ad ascoltare.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
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D'allora in poi, egli, di tanto piú vecchio, e provato e sperimentato nel mondo, s'era sentito quasi bambino di fronte al figlio sacerdote Tutta la sua vita, trascorsa tra tante miserie e tante fatiche senza una macchia, che valore poteva avere davanti al candore di quel figlio cosà vicino a Dio? E s'era messo a parlare di lui come d'un santo, ad ascoltarlo a bocca aperta, beato, quand'egli veniva a trovarlo in campagna dal Collegio degli Oblati, dove per l'ingegno e per lo zelo era stato nominato precettore.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
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Fortuna, che la povera vecchia mamma, di là , in mezzo ai fiori, non poteva piú ascoltare questa brava gente che si diceva proprio indignata per tanta irriverenza verso la morte di lei.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
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che dicesse qualche cosa , sempre la stessa . E mi intontivo ad ascoltare questa voce , al sole , cercando di capire quel che volesse dirmi . ( Alberto Moravia )<>
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Abbandonò la lettera e corse giú , ma arrivata al portone si fermò ad ascoltare: il cuore le batteva come se i colpi arrivassero al petto .( Grazia Deledda - Canne al vento)
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Stavo là , istupidito , seduto immobile ad ascoltare la signora che parlava parlava parlava , o in compagnia della serva che taceva: sedevo a tavola con loro , li sentivo scherzare , far progetti per me , come fossi un loro figliuolo , e tutto mi dava pena , mi umiliava , eppure non potevo andarmene .( Grazia Deledda - Canne al vento)
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Efix cercò di passare oltre , ma la vecchia cominciò a parlar alto ed egli dovette fermarsi per ascoltarla .( Grazia Deledda - Canne al vento)
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Le parve che i vicini si affacciassero ad ascoltare la sua miseria .( Grazia Deledda - Canne al vento)
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La testa di donna Ruth si reclinò prima di qua , poi di là , poi tutto il suo corpo parve protendersi in avanti e curvarsi ad ascoltar la voce della terra che la richiamava a sé .( Grazia Deledda - Canne al vento)
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Ecco , gli sembrava d'essere ancora seduto davanti alla sua capanna ad ascoltare l'usignolo che cantava laggiú tra gli ontani: sembrava la voce del fiume , quell'onda d'armonia che si spandeva a rinfrescare la notte , ed era cosà canora e straziante che gli stessi spiriti notturni si rifugiavano sull'orlo della collina protesi immobili ad ascoltarlo .( Grazia Deledda - Canne al vento)
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Essa verrà qui , a giorni ; non mandarla via , non perderla ! — Ma , sant'uomo ! Non hai orecchie per ascoltare ? Io ti dico che non posso tenerla , che non posso sposarla: devo pagare il debito delle zie ! — Tu lo pagherai sposandola .( Grazia Deledda - Canne al vento)
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Uscirono nel cortiletto , sedettero sullo scalino , e Giacinto tirò la porticina dietro di sé , come per impedire al lume e al fuoco di ascoltare ; ed Efix cercava le parole per trar fuori dal suo cuore il penoso segreto .( Grazia Deledda - Canne al vento)
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Non c'erano né canti , né suoni in questa piccola festa che ad Efix pareva riunione di banditi e di pastori radunatisi là per il desiderio di rivedere le loro donne e di ascoltare la santa messa .( Grazia Deledda - Canne al vento)
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Camminavano sempre a piccole tappe , fermandosi negli ovili dove il cieco riusciva a farsi ascoltare dai pastori: e pareva riconoscerli «all'odore» diceva lui , raccontando gli episodi piú commoventi del Vecchio Testamento ai piú semplici , ai timorati di Dio , e quelli che male interpretati avevano un sapore di scandalo , ai giovani ed ai libertini .( Grazia Deledda - Canne al vento)
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Allora Efix , senti – parliamo piano , non stia ad ascoltare – ebbene , ricordai il tuo consiglio .( Grazia Deledda - Canne al vento)
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Andò ad ascoltar la sommessa richiesta della donna, le rispose qualche cosa e, ritrattasi colei, stette lì ad aspettare. (Fogazzaro - Piccolo mondo antico)
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Luisa venne al piano in punta di piedi, stette ad ascoltar suo marito, a sentir la bellezza, la ricchezza, il fuoco di quell'anima ch'era sua e cui ell'apparteneva per sempre. (Fogazzaro - Piccolo mondo antico)
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Poi, invece di ascoltare la diabolica disputa del piano col fagotto, parlò del Commissario di Porlezza e disse ch'egli aveva l'intenzione di venir a vedere i fiori di don Franco. (Fogazzaro - Piccolo mondo antico)
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Il maligno uomo si preparava un divertimento squisito; dire al signor Giacomo e a don Giuseppe che sua moglie desiderava rimediare al mal fatto e metter pace, farli trovare tutti e tre insieme a casa sua, star ad ascoltare dietro un uscio la deliziosa scena che seguirebbe fra il signor Giacomo irritato, don Giuseppe atterrito, la Barborin addolorata e sorda. (Fogazzaro - Piccolo mondo antico)
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Poi padre e madre si coricarono senza rumore, spensero il lume, stettero ad ascoltar con pena il sottile respiro breve della piccina. (Fogazzaro - Piccolo mondo antico)
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Trovò il professore nell'orto, col Pinella, disse a Maria di andar a correre, a giuocare insieme al Pinella, ma la bambina, sempre avida di ascoltar i discorsi delle persone grandi, non volle assolutamente saperne. (Fogazzaro - Piccolo mondo antico)
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Allora Luisa gli chiese di raccontarle il colloquio e stette ad ascoltarlo senza batter ciglio. (Fogazzaro - Piccolo mondo antico)
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Ora, quando io discorro con lui, Maria vorrebbe ascoltare sempre. (Fogazzaro - Piccolo mondo antico)
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L'Aliprandi e il professore si fermarono sul sagrato a guardar la finestra illuminata dell'alcova, ad ascoltare. (Fogazzaro - Piccolo mondo antico)
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La lor felicità terribile non più si tendeva a mordere il dolore ma ad ascoltare il grido della bellezza dilaniata e derelitta. Pareti e volte decrepite; vecchie tele sfondate; tavole e seggiole sgangherate dalle gambe d'oro misere; tappezzerie lacere accanto a intonachi che si scrostavano, a mattoni che si sgretolavano; vasti letti pomposi, riflessi da specchi foschi; impalcature alzate a reggere i soffitti; e l'odore della muffa risecca e l'odore della calcina fresca; e pel vano d'una finestra due torri rosse nel cielo, un cigolio di passeri, uno schiamazzo di monelli; e pel vano d'un'altra una strada deserta, una chiesa senza preghiere, il picchierellare di due stampelle; e appeso un lampadario a gocciole di cristallo, e obliqua una striscia di sole sul pavimento; e un altro lampadario e un'altra striscia, e più triste la cosa lucida che l'estinta; e ancóra lampadarii in fila, guasti, pencolanti, simili a fragili scheletri congelati. O desolazione, desolazione senza bellezza!(D'Annunzio - Forse che sì forse che no)
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Tutt'e quattro, raccolti nello strombo della finestra, ascoltarono il lungo errante ronzo. Poi si guardarono tra loro fuggevolmente, e videro che tutt'e quattro avevano gli occhi chiari ma diversi, attoniti come se questa simiglianza dissimile scoprissero per la prima volta. (D'Annunzio - Forse che sì forse che no)
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Come i rottami furono rimossi, districate le sà rtie, sollevate le tele, apparve il corpo esanime dell'eroe. L'occipite aderiva alla massa del motore per modo che i sette cilindri irti d'alette gli facevano una sorta di raggiera spaventosa, lorda di terra e d'erba sanguigne. Gli occhi leonini erano aperti e fissi; la bocca era intatta e tranquilla, senza contrattura alcuna, senza traccia d'ambascia, coi suoi puri denti di giovine veltro nel fulvo della barba fine come lanugine. L'arteria della tempia, recisa da un filo d'acciaio con la nettezza d'un colpo di rasoio, versava un rivo purpureo che riempiva l'orecchio, il collo, la clavicola, le cellette sottostanti del radiatore contorto, un pugno semichiuso. Chinandosi un medico sul petto per ascoltare il cuore che non batteva più, sentì contro la guancia prona il fresco d'una foglia di rosa. (D'Annunzio - Forse che sì forse che no)
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Egli la lasciò, uscì fuggendo. Ella si soffermò ad ascoltare il respiro della sorella. In quel punto la strada taceva, ma s'udiva un fragore lontano di carri. Imagini incoerenti si avvicendavano nel suo spirito e l'allucinavano. Quella del suo amico le riapparve difforme come nella spera convessa del fanale, col mostruoso torace decapitato, col pugno gigantesco nel guanto rossastro. Ben era sveglia, ma l'incubo premeva la sua stanchezza come s'ella gli soggiacesse supina. Una nera paura la occupò: le forze fatali della notte si precipitavano sopra di lei come per predarla. Verso quel triste letto d'albergo, ove tanti passeggeri sconosciuti avevano lasciato il calore e l'impronta, ella portò il suo corpo carico di mille anime.(D'Annunzio - Forse che sì forse che no)
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— Vana, credi tu che Ulisse sia legato all'albero? Ha le mani dietro il dosso, come tu suoli quando canti; ma un eroe non può essere legato come uno schiavo. Se in tutta la sua vita travagliosa egli ha inseguito quelle tentatrici per tutti i mari, come può temere di ascoltarle? Non ha vincoli: le mani incallite nelle opere e nelle lotte egli le cela per inutili, poiché vive d'una vita in cui l'azione non ha significato alcuno. Ora comprendo. Un istinto misterioso, quando tu canti, quando tu sali alla tua vita vera, ti compone nella medesima attitudine. (D'Annunzio - Forse che sì forse che no)
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— Gli Arabi dicono di lui: «Ha le labbra tanto dolci che saprebbe poppare le leonesse». Mentre suona, le sue braccia ondeggiano e tutto il suo corpo ondeggia come nel principio della danza. A poco a poco s'accende. Le sue palpebre dipinte si riempiono di passione e di voluttà . È l'emulo dell'usignuolo prigioniero nella gabbia d'aculei: grida e si spegne, gorgheggia e sospira, ha una gola di ruscello e un cuore di fiamma. Nessuno più fiata intorno. Le tazze restano piene e fumano. Sotto l'arco della porta le stelle sono così larghe che sembra si sieno appressate per ascoltarlo.... Ah, va, cercalo, e conducimelo, Aini! Danzerò per te. (D'Annunzio - Forse che sì forse che no)
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Paolo si ritraeva nell'ombra, poggiava il capo alle due palme, per ascoltare; e in disparte beveva la sua malinconia a lunghi sorsi, come un esule inconsolato. Isabella gli rimaneva lontana ma pur l'occupava come se l'ombra di quell'angolo fosse la stessa ombra di lei, che l'avviluppasse. China, col respiro sospeso, con un ginocchio sollevato e sorretto dalle dita intessute, piena di forze funeste e senza nome, ella era intentissima a distinguere nel dialogo dei due strumenti quel ch'ella sola doveva comprendere.(D'Annunzio - Forse che sì forse che no)
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Ella aveva mantenuto il divieto fino a quel giorno, veramente «candidata in foco di dolore» come nel cantico del Pazzo di Cristo. Aveva consunto le notti nel suo letto fasciata di fiamme, simile a quella madonna senese di Taddeo di Bartolo, ch'ella teneva sul suo capezzale, cinta dalle ali degli angeli rossi come dalle lingue dell'incendio. Quante volte aveva detto al suo supplizio: «Ora mi levo, ora vado. Vado perché egli non muoia. Sento che muore d'attesa e d'aridezza». Quante volte s'era levata, era andata alla porta, era rimasta a piedi nudi su la soglia, vedendo nel corridoio buio un turbinìo di faville, cercando di ascoltare il respiro di Lunella e non potendo intendere se non il fragore del suo sangue imperversato su la sua volontà vacillante! Ma riafferrava la sua anima, la teneva ferma nelle sue mani convulse, irrigidendosi contro la tentazione, quasi impietrandosi nella sua durezza, simile alla pietra cruda del Palagio onde sporgono quelle atroci pugna di ferro per gli stendardi. (D'Annunzio - Forse che sì forse che no)
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— Forse Ella può illuminarmi. L'inferma, a intervalli, crede di sentire qualcuno che cammina sotto il suo cranio, un passo concitato che suona dietro l'osso della sua fronte; e il suo terrore di quel supplizio e dell'eternità di quel supplizio è tale che non si può assistere all'accesso senza profondo strazio. Né gli intervalli le danno riposo, perché è di continuo nello sgomento e nell'attesa di riudire il passo. Se parla, si arresta per ascoltare. Quando l'ode avvicinarsi, si curva tutta sopra sé stessa, e rompe in supplicazioni confuse che non son riuscito a intendere, così forte il terrore le fa tremare le mascelle. Ma una volta ha detto, sotto voce, con un accento infantile: «Bisogna andare andare, mettersi in cammino e andare, coi nostri piedi, chi sa dove....» E mi sembra che in questo delirio entri per qualche parte la sorellina; perché a un certo punto è balzata in piedi, con una eccitazione spaventosa, gridando: «Ah no, questo no! Mi porta via Lunella, mi si prende Lunella! Ah, questo no! Non me la togliere! Dove la porti? dove la trascini? non vedi? è piccola, non può seguirti.... Lasciala! Perché mi fai questo? Non vedi come sono? Non posso farti più male. Tu mi cammini sopra, tu mi passi sopra. Sono diventata la tua via....» (D'Annunzio - Forse che sì forse che no)
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La demente aveva chiesto a Chiaretta la vecchia scatola armonica dal pettine d'acciaio; il suo scarabillo. Ella s'insanguinava le dita contro le punte del cilindro, come a sei anni. Stava accosciata e china a ricevere l'aura della doppia aletta, ad ascoltare la voce piccola e infinita che saliva dal fondo della sua infanzia. (D'Annunzio - Forse che sì forse che no)
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* Notavo che Adriana stessa, la quale non mi rivolgeva mai alcuna domanda men che discreta, stava pure tutta orecchi ad ascoltare ciò che rispondevo a quelle della Caporale, che, per dir la verità , andavano spesso un po’ troppo oltre i limiti della curiosità naturale e scusabile. ( Pirandello - Il fu Mattia Pascal )<>
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Dalla sorpresa ridicolissima che ne provai, m’accorsi intanto che io, in tutte quelle sere, non avevo parlato affatto per lei, ma per quell’altra che se n’era stata sempre taciturna ad ascoltare. ( Pirandello - Il fu Mattia Pascal )<>
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* Ma come potevo ascoltarla, questa benedetta voce della ragione, se essa mi parlava appunto per la bocca di lui, di Papiano, il quale per me aveva torto, torto evidente, torto sfacciato? Non voleva egli mandarmi via, infatti, per frodare il Paleari e rovinare Adriana? Questo soltanto io potevo allora comprendere da tutti que’ suoi discorsi. ( Pirandello - Il fu Mattia Pascal )<>
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* In quell'andito v'era una porta vetrata che dava sopra una corticina scoperta: la schiudevo appena e mi mettevo ad ascoltar l'acqua che veniva giù stanca e a malincuore , rimbalzando sui mattoni e sulle pozze ; che veniva giù senz'entusiasmo , senza furia , ma con l'ostinatezza lenta e odiosa di qualcosa che non finirà mai . (G .Papini - Un uomo finito)<>
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* Volevo sentire una mano nella mia mano , volevo essere ascoltato e ascoltare ; aver qualcuno a cui dire in segreto , nell'abbandono indimenticabile delle prime amicizie , quei sentimenti quei desideri -56 e pensieri , che non si posson dire ai babbi e alle mamme . (G .Papini - Un uomo finito)<>
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* — 141 — Eppure non voglio guastarmi irrimediabilmente con lei — e con tutte le donne che volessero per caso ascoltarmi . (G .Papini - Un uomo finito)<>
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* Sentivo la necessità di raccogliermi tutto , neir intimo nel più profondo di me , in un silenzio che mi facesse ascoltare soltanto me stesso — e nient'altro . (G .Papini - Un uomo finito)<>
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* Nessuno voleva ascoltarlo ma le sue parole turbavano ogni cuore . (G .Papini - Un uomo finito)<>
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* Non ci si fa ascoltare da quello che non si vollero ascoltare . (G .Papini - Un uomo finito)<>
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* Per questo tentai anch' io di conoscere gli uomini ; mi sono sforzato di mescolarmi fra loro , di prenderli a braccetto , di ascoltare i loro discorsi , di ricever le loro involontarie confidenze . (G .Papini - Un uomo finito)<>
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* E vi pare che questa sia azione di uomini che abbiano coscienza del loro posto in questo misterioso e adorabile universo ? Vi pare che i pochi che vedono quattro spanne più in là di queste bestie fanciulle , e sanno la fine che ci aspetta se non sapremo vincer coraggiosamente il destino creando una vita più pura dinanzi alla minaccia del nulla , vi pare , dico , che costoro dovrebbero incoraggiare questa fanciullonaggine e baloccaggine degli uomini e tenerli qui fermi davanti ai teatri di fogUo dove si muovono i burattini dei sogni ad ascoltare le peripezie immaginarie di fantasmi immaginari ? Perchè aver tanta compassione fuor di posto per loro e adoprar tanto genio per addormentarli e trastullarli mentre tanto più bello e pericoloso sarebbe svegliarli a forza — 247 — d'urli , metterli in faccia al buio , farli spenzolare col capo giù nell'abisso e forzarli così a rialzarsi , a scoprirsi , a farsi più dolorosi ma più alti davanti all'universo che ora appena li sopporta . (G .Papini - Un uomo finito)<>
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* Volta per volta ci tocca ad assentire: anche il pazzo ha i suoi argomenti e bisogna ascoltarli con saggezza . (G .Papini - Un uomo finito)<>
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* Li ho trattati male quando ho creduto che fossero degni di ascoltare la verità da un uomo . (G .Papini - Un uomo finito)<>
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Io cominciavo ad ascoltare volentieri il suo racconto perché quei diciotto mesi di gravidanza sbrigati così , mi facevano ridere .(I.Svevo - La coscienza di zeno)<>
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* Ma essa aveva un’indole troppo polemica ed io non seppi ascoltarla quando dapprima volle provarmi ch’essa non avrebbe potuto fare altrimenti data l’esiguità del suo salario e che il dottore aveva avuto torto quando pochi giorni prima aveva dichiarato che due corone al giorno bastavano dacché l’Istituto dei Poveri manteneva tutta la sua famiglia .(I.Svevo - La coscienza di zeno)<>
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* Perciò rimasi , sottoposto continuamente alla tortura di ascoltare il vuoto cicaleccio cui la signora ora s’abbandonava sulle mode femminili ch’essa non voleva seguire , sul teatro e anche sul tempo tanto secco con cui la primavera s’annunziava .(I.Svevo - La coscienza di zeno)<>*
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Come sempre , invece che guardare e ascoltare , ero tutt’occupato dal mio proprio pensiero .(I.Svevo - La coscienza di zeno)<>
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* Non pareva! Aveva poggiato il gomito su un tavolino e il mento sulla mano raccogliendosi per ascoltare .(I.Svevo - La coscienza di zeno)<>*
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Essa , dopo d’esser stata ad ascoltarmi con l’aspetto di chi non sa risolversi ad ammettere nel loro senso le parole che gli sono dirette , m’interruppe .(I.Svevo - La coscienza di zeno)<>
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Il mio povero amico , sentendo il mio bisogno di medicine , si lusingò per un istante ch’io potessi essere affetto della stessa sua malattia e mi consigliò di farmi vedere , ascoltare e analizzare .(I.Svevo - La coscienza di zeno)<>*
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Il Copler assisteva come un maestro che ad un esame ufficiale stia ad ascoltare la lezione ch’egli con grande fatica ha insegnata .(I.Svevo - La coscienza di zeno)<>
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* Però dinanzi a quella porta m’arrestai per un istante ad ascoltare i suoni della ballata «La mia bandiera» ch’echeggiavano gloriosamente sulle scale .(I.Svevo - La coscienza di zeno)<>
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* Stetti ad ascoltare distrattamente .(I.Svevo - La coscienza di zeno)<>
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* Poi le raccontai degli avvenimenti della mattina e come mia moglie m’avesse obbligato di uscire con lei e m’avesse condotto da mio suocero ove ero stato immobilizzato ad ascoltare come si discorreva di affari che non mi toccavano .(I.Svevo - La coscienza di zeno)<>
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* Volli baciarla , ma essa mi respinse eppoi si lasciò sfiorare dalle mie labbra le guancie , tanto per indurmi a starla ad ascoltare docilmente .(I.Svevo - La coscienza di zeno)<>
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che dicesse qualche cosa , sempre la stessa . E mi intontivo ad ascoltare questa voce , al sole , cercando di capire quel che volesse dirmi . ( Alberto Moravia )
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ascoltabile = che si può ascoltare .<>
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ascoltante = participio presente di ascoltare , ascoltatore , uditore .<>
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ascolto = l'atto , il fatto di ascoltare<>
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auscultare = verbo trans. ascoltare direttamente con l'orecchio , o con appositi apparecchi acustici , i rumori provenienti dagli organi interni del corpo , per esaminarli a fini diagnostici .<>
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radiospia = radiotrasmittente miniaturizzata che, occultata in apparecchi telefonici, sulla persona o in determinati ambienti, consente di ascoltare a distanza telefonate o conversazioni. <>
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riascoltare = verbo trans. ascoltare di nuovo. <>
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usciolare = verbo intransitivo ascoltare di nascosto dietro l'uscio <>
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