Pagina facebook
NihilScio         Home
 

Educational search engine
©2009-2017

Verbi e vocaboli Spagnolo

Italiano

Inglese

á     é     è     ì     í     ò
ó     ù     ú     ü     ñ     ç
Latin version Latino

sinonimi di acompaã±ar
Cerca  frasi:
Italiano
Vocabolario e frasi
La donna che andò ad accompagnarla in camera , era una vecchia di casa , stata già governante del principino , che aveva ricevuto appena uscito dalle fasce , e tirato su fino all'adolescenza , e nel quale aveva riposte tutte le sue compiacenze , le sue speranze , la sua gloria .(Manzoni-I Promessi sposi)<>
---------------
La farò accompagnare . . .E la promessa ? e l'impegno ? e don Rodrigo ? . . .Chi è don Rodrigo ? "<>
---------------
L'innominato troncò quelle parole , domandando premurosamente le nuove di Lucia ; e sapute che l'ebbe , si voltò per accompagnare al castello i nuovi ospiti , come fece , malgrado la loro resistenza cerimoniosa .(Manzoni-I Promessi sposi)<>
---------------
Volle poi accompagnar tutti e tre gli ospiti , fino alla carrozza .(Manzoni-I Promessi sposi)<>
---------------
Tra i monatti s'alzò un urlo di trionfo , uno scroscio procelloso di risa , un - uh ! - prolungato , come per accompagnar quella fuga .(Manzoni-I Promessi sposi)<>
---------------
E di chi sono? e perché ce li tieni? Poi, sentendo dietro l'uscio dello studio i passi di papà che veniva ad accompagnare fino alla porta qualche cliente di conto, si cacciava sotto il tavolino, tra le gambe dello scrivano.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
Infine, per raccomandarla con maggiore efficacia, volle accompagnarla - (ma proprio scomodarsi fino a tal punto?) - sí sí, lui in persona volle accompagnarla al Ministero della Pubblica Istruzione.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
Ed ecco il Verona, due, tre volte la settimana, pronto con la vettura per condurre la ragazza a questo e a quel concerto; e spesso, durante la stagione lirica, veniva a congiurar con lei, a metterla sú, perché inducesse con le sue graziette la mamma e il babbo ad accompagnarla a teatro, nel palco già fissato per lei.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
- No! Ah ah, vorresti accompagnarmi? Sarebbe curiosa.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
Ma, perdio, da quel suo collo cosí lungo egli credeva di saper tuttavia cavar fuori una seducentissima voce e accompagnare le sue frasi dolci e gentili con molta grazia di sguardi, di sorrisi e di gesti, con le mani costantemente calzate da guanti di filo di Scozia, che non si levava neanche a scuola, impartendo le sue lezioni di francese ai ragazzini delle tecniche, che naturalmente ne ridevano.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
- Se vuole, - gli disse la Venanzi, - lo farò accompagnare fino a casa.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
- Dio La benedica, signor dottore! Ma che dice? Accompagnarmi, vossignoria! Vada, vada avanti; io sono vecchierella e vado piano.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
mi toccò una volta accompagnare una mia figliuola che soffriva di nervi.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
La mattina seguente volle accompagnarlo in vettura fino alla clinica e, nel lasciarlo, gli disse che si sarebbe messa subito subito all'opera, come una rondine frettolosa.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
La maestrina Boccarmè, cosí colta all'improvviso, aprí appena appena le mani gracili e pallide a un gesto sconsolato e disse: - È ormai tanto tempo! L'angustia d'una rassegnazione, forse neanche piú avvertita, le si disegnò, cosí dicendo, agli angoli degli occhi, appena contrasse la pelle del viso per accompagnare quel gesto delle mani con uno squallido sorriso.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
Ma appena il medico si licenziò e la nuora con la bambina per mano si recò ad accompagnarlo fino alla porta, il furore scoppiò sul figlio rimasto solo con lui.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
IV Quando, già a tarda sera, il professor Dionisio Vernoni e Torello Scamozzi, i quali cavallerescamente avevano voluto accompagnare fino alla stazione di Valdana le signore Gilli e a Valdana s'erano poi trattenuti tutta la giornata, si ricondussero stanchi e affamati all'alberguccio, in vetta al monte, vi trovarono tutti gli altri ospiti come smarriti in un silenzio d'infinita costernazione.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
- E perciò io non ho paura! Zi' Lisi insistette per accompagnarla; ma lei tenne duro; gli disse che avrebbe preso in affitto l'asino da qualche altro; e allora egli cedette e le promise che il giorno appresso, all'alba, l'asinella sarebbe stata davanti alla porta di lei, con la bardella e tutto.(Pirandello - Novelle per un anno)<>
---------------
Don Predu è vestito di nero , un abito nuovo attillato che lo costringe a respirar forte , ma Efix non ne distingue il viso , mentre vede la bocca sarcastica del Milese , lunga , stretta , come piena di riso represso , e il ventre gonfio d'una parente delle dame , quella che deve accompagnare la sposa , e due ceri con due nastri color rosa sostenuti da due manine pallide .( Grazia Deledda - Canne al vento)
---------------
Quelli gravi di suo fratello e del signor Giacomo, la coda della colonna, non le lasciavano udire gli altri ch'ella avrebbe voluto accompagnar con l'orecchio quanto era possibile. (Fogazzaro - Piccolo mondo antico)
---------------
La ingenua creatura si offerse di accompagnarlo a casa Ribera quel giorno stesso: «Gavarissen inscì mai piasè». (Fogazzaro - Piccolo mondo antico)
---------------
Udito che le dalie erano nell'orto, propose a Franco di accompagnarvelo. (Fogazzaro - Piccolo mondo antico)
---------------
Non volle invitar Luisa ad accompagnarlo, sperando ch'ella lo facesse spontaneamente; ed ella non lo fece dubitando che gli fosse gradito. (Fogazzaro - Piccolo mondo antico)
---------------
Se fosse venuto per loro? Se nelle cause di questa improvvisa venuta ci avesse parte il viaggio del professore a Lodi? Avrebbe voluto consultarsi col professore, dirgli di fermarsi fino a che i Pasotti fossero partiti; ma come parlargli poi senza che se ne avvedesse Franco? Intanto donna Ester prese congedo e il professore che aveva ottenuto il perdono della capricciosetta, perfidetta signorina, a patto di non domandare il paradiso, ebbe licenza di accompagnarla a casa. (Fogazzaro - Piccolo mondo antico)
---------------
Allora se ne andò anche la signora Peppina e la Pasotti chiese a Luisa di ritirarsi un momento, la pregò di accompagnarla. (Fogazzaro - Piccolo mondo antico)
---------------
«Vieni a Porlezza per le carte del notaio», diss'egli, «o proprio per accompagnar me?» 1 «Anche questo!», mormorò Luisa, tristemente. (Fogazzaro - Piccolo mondo antico)
---------------
Se son venuta per accompagnarti, lo saprai. (Fogazzaro - Piccolo mondo antico)
---------------
Gli raccontò che ne possedeva una anche lei, corse a prenderla per fargliela vedere e il professore scherzò, la pregò di accompagnarlo a Lugano con la sua barca. (Fogazzaro - Piccolo mondo antico)
---------------
Ester scrisse il telegramma, in sala c'era un'altra persona, la povera Pasotti corsa lì mentre suo marito era andato ad accompagnare la marchesa a Cressogno. (Fogazzaro - Piccolo mondo antico)
---------------
Contavo di accompagnarti ma, se non vieni, andrò solo. (Fogazzaro - Piccolo mondo antico)
---------------
Disse con voce rotta che dovendo alzarsi presto per accompagnarlo al vapore pensava di non sciogliersi le trecce e di coricarsi vestita. (Fogazzaro - Piccolo mondo antico)
---------------
Era il sospiro d'un'arietta, era il gorgheggio d'una di quelle antiche villanelle italiane che sembrano accompagnare il Cupìdo sbracato che danza su le serpi o la Grazia discinta che compone la ghirlanda con le mani trafitte. Era un arioso, era un lamento, una monodìa di Cristoforo Gluck, simile a una pura nudità dolorante nel suo proprio fulgore. Era una confessione improvvisa di Roberto Schumann in un rotto singhiozzo, in un grido irrevocabile, con una bocca severa, con uno sguardo forsennato. (D'Annunzio - Forse che sì forse che no)
---------------
Ella non si volse, traversò l'andito. Un domestico la precedeva per accompagnarla fino alla scala. Ella aveva il passo fermo, un rigore quasi lapideo in tutta la persona, una tesa volontà di ripulsa, come per rendersi intangibile; poiché pensava che una mano potesse a un tratto prenderla per la spalla e trattenerla. Si ritrovò sul lastrico. «È compiuto». (D'Annunzio - Forse che sì forse che no)
---------------
Come per accompagnarla fino ai tre cipressi, fino ai tre patiboli confitti sul poggio calvo, egli passò per la piazza di San Firenze prima di andare al colloquio incerto. La piccola porta, per ove ella era entrata, s'apriva sotto una finestra difesa da ferri robusti. L'andito era bianco, con le pareti coperte di lapidi e di stemmi. Appesa in alto era una lunga scala di legno; altre due lunghe scale eran poggiate sul pavimento, simili a quelle dei crocifissori. Un pergamo di legno scuro era abbandonalo a fianco dell'uscio. (D'Annunzio - Forse che sì forse che no)
---------------
* Temeva che il signor Prever lo volesse accompagnare. ( Pirandello - Il fu Mattia Pascal )<>
---------------
* Pensò che forse ella si era fatta aiutare, accompagnare a quelle prove da qualcuno, forse dal Baldani, forse dal Luna o dal Betti... ( Pirandello - Il fu Mattia Pascal )<>
---------------
* Mi accorgevo d'esser lontano dalla mèta da me segnata e di non essere ancora lo spirito senza macchia né debolezza , predestinato ad accompagnar gli uomini nel gran passaggio al di là della vita presente . (G .Papini - Un uomo finito)<>
---------------
* Avevo trovato un compagno degno di me , pazzo come me , determinato ad accompagnarmi e a spartire con me insulti e trionfi . (G .Papini - Un uomo finito)<>
---------------
* Chi ha mai pensato che quelli che illuminarono la nostra fanciullezza e ci accompagnarono con tante loro creature parlanti nelle serate malinconiche e libidinose dell' adolescenza e della giovinezza fossero dei buffoni ? Anch' io , quando non son preso da questa oscura rabbia che mi fa vomitar condanne e offese , dubito delle mie parole e sto per credermi ingiusto , forsennato e cattivo . (G .Papini - Un uomo finito)<>
---------------
– Mi permette di accompagnarla per un tratto?
---------------
* Mi confondeva anche il fatto che allora nella nostra città , per una fanciulla , era già un’azione compromettente quella di lasciarsi accompagnare sulla via da un giovanotto .(I.Svevo - La coscienza di zeno)<>
---------------
* Guido sentì il bisogno di un gelato e m’invitò ad accompagnarlo ad un caffè .(I.Svevo - La coscienza di zeno)<>
---------------
Finito il suo gelato , Guido sentì il bisogno di una boccata d’aria fresca e m’indusse ad accompagnarlo ad una passeggiata verso la periferia della città .(I.Svevo - La coscienza di zeno)<>*
---------------
* Mi propose però di accompagnarmi fino a letto .(I.Svevo - La coscienza di zeno)<>
---------------
* Io la vidi solo allora , frastornato com’ero dalla tanta gente ch’era venuta ad accompagnarci e subito pensai: «Sei proprio tu che mi cacciasti in questi panni!» Avvicinai le mie labbra alla sua guancia vellutata badando di non sfiorarla neppure .(I.Svevo - La coscienza di zeno)<>
---------------
* Proprio quando m’accingevo ad uscire , Augusta m’invitò con un dolce sorriso ad accompagnarla in casa del padre .(I.Svevo - La coscienza di zeno)<>
---------------
Diceva delle parole adatte ad accompagnare le sue lacrime che continuavano a scorrere .(I.Svevo - La coscienza di zeno)<>
---------------
* Le domandai il permesso di accompagnarla avendo da dirigermi dalla sua parte stessa .(I.Svevo - La coscienza di zeno)<>
---------------
accompagnabile
= che si può accompagnare .<>
---------------
assordire
= verbo trans. e intr. disporre insieme più cose di uno stesso genere ma di forma , colore o qualità differenti , accompagnare , accostare , abbinare con un certo gusto oggetti diversi<>
---------------
cartoncino
= tipo di cartone leggero e sottilebiglietto di cartone leggero, elegante, usato spec. per partecipazioni e biglietti da visita, o per accompagnare regali carticino. <>
---------------
compagnare
= verbo trans. accompagnare. <>
---------------
condurre
= ant. conducere , verbo trans. portare, accompagnare <>
---------------
convogliare
= verbo trans. accompagnare, scortare <>
---------------
ombrellino
= dim . di ombrello - ombrello femminile leggero ed elegante , usato per ripararsi dal sole piccolo baldacchino a forma di ombrello usato in alcune cerimonie solenni per accompagnare il trasporto del sacramento . <>
---------------
pasteggiabile
= vino particolarmente adatto ad accompagnare il pasto .<>
---------------
riaccompagnare rar. raccompagnare
= verbo trans. accompagnare di nuovo <>
---------------
schola cantorum
= sost . f . scuola corale e coro destinati ad accompagnare le funzioni religiose cattoliche - nome di associazioni e scuole laiche , dedite soprattutto allo studio e alla pratica del canto gregoriano , luogo della chiesa occupato dai cantori durante le funzioni sacre , <>
---------------
scortare
= verbo transitivo accompagnare per sorvegliare , proteggere , rendere onore , <>
---------------
sonorizzare
= verbo transitivo trasformare un suono sordo in sonoro , dotare un film di colonna sonora - accompagnare la proiezione di un film muto con brani musicali sonati su uno strumento , o registrati e riprodotti da una macchina diversa dal proiettore - sonorizzarsi
= verbo riflessivo , <>
---------------
spasmo
= spasimo , contrazione involontaria e anomala di un muscolo , che può accompagnars , <>
---------------
tamburello
= strumento musicale a percussione , usato soprattutto per accompagnare canti e danze popolari <>
---------------
usciere
= uscere , in amministrazioni pubbliche e private , impiegato d'ordine con l'incarico di dare informazioni al pubblico , accompagnare e annunciare i visitatori , prestare servizi minuti ecc. <>
---------------
Spagnolo
Vocabolario e frasi
* El lenguaje no entendido de las señoras y el mal talle de nuestro caballero acrecentaba en ellas la risa y en él el enojo, y pasara muy adelante si a aquel punto no saliera el ventero, hombre que, por ser muy gordo, era muy pacífico; el cual, viendo aquella figura contrahecha, armada de armas tan desiguales como eran la brida, lanza, adarga y coselete, no estuvo en nada en acompañar a las doncellas en las muestras de su contento.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Y, a pocos pasos que entró por el bosque, vio atada una yegua a una encina, y atado en otra a un muchacho, desnudo de medio cuerpo arriba, hasta de edad de quince años, que era el que las voces daba, y no sin causa, porque le estaba dando con una pretina muchos azotes un labrador de buen talle, y cada azote le acompañaba con una reprehensión y consejo.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Detrás de ellos venía un coche con cuatro o cinco de a caballo que le acompañaban, y dos mozos de mulas a pie.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* 80Todo esto que don Quijote decía escuchaba un escudero de los que el coche acompañaban, que era vizcaíno; el cual, viendo que no quería dejar pasar el coche adelante, sino que decía que luego había de dar la vuelta al Toboso, se fue para don Quijote, y, asiéndole de la lanza, le dijo, en mala lengua castellana y peor vizcaína2200, de esta manera: —Anda, caballero, que mal andes; por el Dios que criome, que, si no dejas coche, así te matas como estás ahí vizcaíno( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Venían con ellos, asimismo, dos gentiles hombres de a caballo, muy bien aderezados de camino, con otros tres mozos de a pie que los acompañaban.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Y luego dijo sobre la alcuza más de ochenta paternostres y otras tantas avemarías, salves y credos, y a cada palabra acompañaba una cruz a modo de bendición; a todo lo cual se hallaron presentes Sancho, el ventero y cuadrillero, que ya el arriero sosegadamente andaba entendiendo en el beneficio de sus machos( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —Con facilidad será vuestra merced satisfecho —respondió el licenciado— ; y así, sabrá vuestra merced que, aunque denantes dije que yo era licenciado, no soy sino bachiller, y llámome Alonso López; soy natural de Alcobendas, vengo de la ciudad de Baeza con otros once sacerdotes, que son los que huyeron con las hachas; vamos a la ciudad de Segovia acompañando un cuerpo 133 muerto, que va en aquella litera, que es de un caballero que murió en Baeza, donde fue depositado, y ahora, como digo, llevábamos sus huesos a su sepultura, que está en Segovia, de donde es natural( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Digo que oyeron que daban unos golpes a compás, con un cierto crujir de hierros y cadenas, que, acompañados del furioso estruendo del agua, que pusieran pavor a cualquier otro corazón que no fuera el de don Quijote( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Pero don 136Quijote, acompañado de su intrépido corazón, saltó sobre Rocinante y, embrazando su rodela, terció su lanzón y dijo: —Sancho amigo, has de saber que yo nací por querer del cielo en esta nuestra edad de hierro para resucitar en ella la de oro, o la dorada, como suele llamarse.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Cuando Sancho oyó las palabras de su amo, comenzó a llorar con la mayor ternura del mundo y a decirle: —Señor, yo no sé por qué quiere vuestra merced acometer esta tan temerosa aventura; ahora es de noche, aquí no nos ve nadie, bien podemos torcer el camino y desviarnos del peligro, aunque no bebamos en tres días; y, pues no hay quien nos vea, menos habrá quien nos note de cobardes; cuanto más que yo he oído predicar al cura de nuestro lugar, que vuestra merced bien conoce, que quien busca el peligro, perece en él; así que no es bien tentar a Dios acometiendo tan desaforado hecho, donde no se puede escapar sino por milagro, y basta los que ha hecho el cielo con vuestra merced en librarle de ser manteado, como yo lo fui, y en sacarle vencedor, libre y salvo de entre tantos enemigos como acompañaban al difunto.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Diole el duque licencia, y mandome que le acompañase.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Estando, pues, los dos allí sosegados y a la sombra, llegó a sus oídos una voz que, sin acompañarla son de algún otro instrumento, dulce y regaladamente sonaba, de que no poco se admiraron, por parecerles que aquel no era lugar donde pudiese haber quien tan bien cantase, porque, aunque suele decirDON QUIJOTE DE LA MANCHA 189 se que por las selvas y campos se hallan pastores de voces estremadas, más son encarecimientos de poetas que verdades; y más cuando advirtieron que lo que oían cantar eran versos, no de rústicos ganaderos, sino de discretos cortesanos( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* De allí a un poco salió de una recámara Luscinda, acompañada de su madre y de dos doncellas suyas, tan bien aderezada y compuesta como su calidad y hermosura merecían, y como quien era la perfección de la gala y bizarría cortesana.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Es, pues, el caso que pasando mi vida en tantas ocupaciones y en un encerramiento tal, que al de un monesterio pudiera compararse, sin ser vista, a mi parecer, de otra persona alguna que de los criados de casa, porque los días que iba a misa era tan de mañana y tan acompañada de mi madre y de otras criadas, y yo tan cubierta y recatada, que apenas vían mis ojos más tierra de aquella donde ponía los pies, y, con todo esto, los del amor, o los de la ociosidad, por mejor decir, a quien los de lince no pueden igualarse, me vieron, puestos en la solicitud de don Fernando, que este es el nombre del hijo menor del duque que os he contado( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Y, sobre todo, me comenzaron a hacer fuerza y a inclinarme a lo que fue, sin yo pensarlo, mi perdición, los juramentos de don Fernando, los testigos que ponía, las lágrimas que derramaba y, finalmente, su dispusición y gentileza, que, acompañada con tantas muestras de verdadero amor, pudieran rendir a otro tan libre y recatado corazón como el mío.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Llamé a mi criada para que en la tierra acompañase a los testigos del cielo.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Mas templose esta furia por entonces con pensar de poner aquella mesma noche por obra lo que puse, que fue ponerme en este hábito que me dio uno de los que llaman zagales en casa de los labradores, que era criado de mi padre, al cual descubrí toda mi desventura, y le rogué me acompañase hasta la ciudad donde entendí que mi enemigo estaba.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Y en el silencio de aquella noche, sin dar cuenta a mi traidora doncella, salí de mi casa, acompañada de mi criado y de muchas imaginaciones, y me puse en camino de la ciudad a pie, llevada en vuelo del deseo de llegar, ya que no a estorbar lo que tenía por hecho, a lo menos, a decir a don Fernando me dijese con qué alma lo había hecho.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —Esta, señores —prosiguió Dorotea—, es mi historia; sólo resta por deciros que, de cuanta gente de acompañamiento saqué de mi reino, no me ha quedado sino sólo este buen barbado escudero, porque todos se anegaron en una gran borrasca que tuvimos a vista del puerto.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —Pues ¡es verdad —replicó don Quijote—, que no acompaña esa grandeza y la adorna con mil millones de gracias del alma! Pero no me negarás, Sancho, una cosa: cuando llegaste junto a ella, ¿no sentiste un olor sabeo, una fragancia aromática y un no sé qué de bueno, que yo no acierto a dalle nombre? Digo ¿un tuho, o tufo, como si estuvieras en la tienda de algún curioso guantero? —Lo que sé decir —dijo Sancho—, es que sentí un olorcillo algo hombruno, y debía de ser que ella, con el mucho ejercicio, estaba sudada y algo correosa( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Otro día dio aviso su amigo a los parientes de Anselmo de su muerte, los cuales ya sabían su desgracia y el monesterio donde Camila estaba, casi en el término de acompañar a su esposo en aquel forzoso viaje, no por las nuevas del muerto esposo, mas por las que supo del ausente amigo.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —Tampoco sabré decir eso —respondió el mozo—, porque en todo el camino no la he visto el rostro; suspirar sí la he oído muchas veces, y dar unos gemidos, que parece que con cada uno dellos quiere dar el alma; y no es de maravillar que no sepamos más de lo que habemos dicho, porque mi compañero y yo no ha más de dos días que los acompañamos; porque, habiéndolos encontrado en el camino, nos rogaron y persuadieron que viniésemos con ellos hasta el Andalucía, ofreciéndose a pagárnoslo muy bien( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Estas y otras razones dijo la lastimada Dorotea con tanto sentimiento y lágrimas, que los mismos que acompañaban a don Fernando y cuantos presentes estaban la acompañaron en ellas.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Dijo que, así como Luscinda se vio en su poder, perdió todos los sentidos, y que después de vuelta en sí no había hecho otra cosa sino llorar y suspirar, sin hablar palabra alguna, y que así, acompañados de silencio y de lágrimas, habían llegado a aquella venta, que para él era haber llegado al cielo, donde se rematan y tienen fin todas las desventuras de la tierra( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —Basta —dijo don Fernando—, y no se hable más en esto; y, pues la señora princesa dice que se camine mañana porque ya hoy es tarde, hágase así, y esta noche la podremos pasar en buena conversación hasta el venidero día, donde todos acompañaremos al señor don Quijote, porque queremos ser testigos de las valerosas e inauditas hazañas que ha de hacer en el discurso desta grande empresa que a su cargo lleva( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —Yo soy el que tengo de serviros y acompañaros —respondió don Quijote—; y agradezco mucho la merced que se me hace y la buena opinión que de mí se tiene, la cual procuraré que salga verdadera o me costará la vida, y aun más, si más costarme puede( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Perdiose, en fin, la Goleta; perdiose el Fuerte, sobre las cuales plazas hubo de soldados turcos pagados setenta y cinco mil, y de moros y alárabes de toda la África más de cuatrocientos mil, acompañado este tan gran número de gente con tantas municiones y pertrechos de guerra y con tantos gastadores, que con las manos y a puñados de tierra pudieran cubrir la Goleta y el Fuerte.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Dimos de comer a los moros bagarinos y el renegado les consoló, diciéndoles como no iban cautivos: que en la primera ocasión les darían libertad; lo mismo se le dijo al padre de Zoraida, el cual respondió: «Cualquiera otra cosa pudiera yo esperar y creer de vuestra liberalidad y buen término, ¡oh cristianos!; mas el darme libertad, no me tengáis por tan simple que lo imagine; que nunca os pusistes vosotros al peligro de quitármela para volverla tan liberalmente, especialmente sabiendo quién soy yo, y el interese que se os puede seguir de dármela, el cual interese, si le queréis poner nombre, desde aquí os ofrezco todo aquello que quisiéredes por mí y por esa desdichada hija mía, o si no, por ella sola, que es la mayor y la mejor parte de mi alma.» En diciendo esto, comenzó a llorar tan amargamente, que a todos nos movió a compasión, y forzó a Zoraida que le mirase; la cual, viéndole llorar, así se enterneció, que se levantó de mis pies y fue a abrazar a su padre, y juntando su rostro con el suyo comenzaron los dos tan tierno llanto, que muchos de los que allí íbamos le acompañamos en él; pero cuando su padre la vio adornada de fiesta y con tantas joyas sobre sí, le dijo en su lengua: «¿Qué es esto, hija, que ayer al anochecer antes que nos sucediese esta terrible desgracia en que nos vemos, te vi con tus ordinarios y caseros vestidos, y agora, sin que hayas tenido tiempo de vestirte, y sin haberte dado alguna nueva alegre de solenizalle con adornarte y pulirte, te veo compuesta con los mejores vestidos que yo supe y pude darte cuando nos fue la ventura más favorable? Respóndeme a esto, que me tienes más suspenso y admirado que la misma desgracia en que me hallo.» Todo lo que el moro decía a su hija nos lo declaraba el renegado, y ella no le respondía palabra; pero cuando él vio a un lado de la barca el cofrecillo donde ella solía tener sus joyas, el cual sabía él bien que le había dejado en Argel y no traídole al jardín, quedó más confuso, y preguntole que cómo aquel cofre había venido a nuestras manos, y qué era lo que venía dentro.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Mas como pocas veces, o nunca, viene el bien puro y sencillo, sin ser acompañado o seguido de algún mal que le turbe o sobresalte, quiso nuestra ventura, o quizá las maldiciones que el moro a su hija había echado, que siempre se han de temer de cualquier padre que sean, quiso, digo, que estando ya engolfados, y siendo ya casi pasadas tres horas de la noche, yendo con la vela tendida de alto baja, frenillados los remos porque el próspero viento nos quitaba del trabajo de haberlos menester, con la luz de la luna que claramente resplandecía, vimos cerca de nosotros un bajel redondo, que, con todas las velas tendidas, llevando un poco a orza el timón, delante de nosotros atravesaba, y esto tan cerca, que nos fue forzoso amainar por no embestirle, y ellos, asimesmo, hicieron fuerza de timón para darnos lugar que pasásemos.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* ¡Oh buen hermano mío, y quién supiera agora donde estabas; que yo te fuera a buscar y a librar de tus trabajos, aunque fuera a costa de los míos! ¡Oh, quién llevara nuevas a nuestro viejo padre de que tenías vida, aunque estuvieras en las mazmorras más escondidas de Berbería; que de allí te sacaran sus riquezas, las de mi hermano y las mías! ¡Oh Zoraida hermosa y liberal, quién pudiera pagar el bien que a un hermano hiciste; quién pudiera hallarse al renacer de tu alma, y a las bodas, que tanto gusto a todos nos dieran! Estas y otras semejantes palabras decía el oidor, lleno de tanta compasión con las nuevas que de su hermano le habían dado, que todos los que le oían le acompañaban en dar muestras del sentimiento que tenían de su lastima( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Acudió el capitán a abrazar a su hermano, y él le puso ambas manos en los pechos, por mirarle algo más apartado; mas cuando le acabó de conocer, le abrazó tan estrechamente, derramando tan tiernas lágrimas de contento, que los más de los que presentes estaban le hubieron de acompañar en ellas.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Nadie podía imaginar quién era la persona que tan bien cantaba, y era una voz sola, sin que la acompañase instrumento alguno( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Sosegadas, pues, estas dos pendencias, que lo eran las más principales y de más tomo, restaba que los criados de don Luis se contentasen de volver los tres, y que el uno quedase para acompañarle donde don Fernando le quería llevar; y como ya la buena suerte y mejor fortuna había comenzado a romper lanzas y a facilitar dificultades en favor de los amantes de la venta y de los valientes della, quiso llevarlo al cabo y dar a todo felice suceso, porque los criados se contentaron de cuanto don Luis quería, de que recibió tanto contento doña Clara, que ninguno en aquella sazón la mirara al rostro que no conociera el regocijo de su alma( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Ya en esto, el cura se había concertado con los cuadrilleros que le acompañasen hasta su lugar, dándoles un tanto cada día.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Llegaron los diligentes a los perezosos, y saludáronse cortésmente, y uno de los que venían, que, en resolución, era canónigo de Toledo7799 y señor de los demás que le acompañaban, viendo la concertada procesión del carro, cuadrilleros, Sancho, Rocinante, cura y barbero, y más a don Quijote enjaulado y aprisionado, no pudo dejar de preguntar qué significaba llevar aquel hombre de aquella manera, aunque ya se había dado a entender, viendo las insignias de los cuadrilleros, que debía de ser algún facinoroso salteador o otro delincuente, cuyo castigo tocase a la Santa Hermandad.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Lo que has de creer y entender es que si ellos se les parecen, como dices, debe de ser que los que me han encantado habrán tomado esa apariencia y semejanza; porque es fácil a los encantadores tomar la figura que se les antoja, y habrán tomado las destos nuestros amigos para darte a ti ocasión de que pienses lo que piensas, y ponerte en un laberinto de imaginaciones que no aciertes a salir dél, aunque tuvieses la soga de Teseo; y también lo habrán hecho para que yo vacile en mi entendimiento y no sepa atinar de dónde me viene este daño; porque si por una parte tú me dices que me acompañan el barbero y el cura de nuestro pueblo, y por otra yo me veo enjaulado y sé de mí que fuerzas humanas, como no fueran sobrenaturales, no fueran bastantes para enjaularme, ¿qué quieres que diga o piense sino que la manera de mi encantamento excede a cuantas yo he leído en todas las historias que tratan de caballeros andantes que han sido encantados? Ansí que bien puedes darte paz y sosiego en esto de creer que son los que dices, porque así son ellos como yo soy turco.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Certifico con verdad que en veinte y cinco de febrero deste año de seiscientos y quince, habiendo ido el ilustrísimo señor don Bernardo de Sandoval y Rojas, cardenal arzobispo de Toledo, mi señor, a pagar la visita que a Su Ilustrísima hizo el embajador de Francia, que vino a tratar cosas tocantes a los casamientos de sus príncipes y los de España, muchos caballeros franceses de los que vinieron acompañando al embajador, tan corteses como entendidos y amigos de buenas letras, se llegaron a mí y a otros capellanes del cardenal mi señor, deseosos de saber qué libros de ingenio andaban más validos, y tocando acaso en éste que yo estaba censurando, apenas oyeron el nombre de Miguel de Cervantes, cuando se comenzaron a hacer lenguas, encareciendo la estimación en que así en Francia como en los reinos sus confinantes, se tenían sus obras, La Galatea, que alguno dellos tiene casi de memoria la primera parte desta, y las Novelas.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Con esta buena fee, el buen capellán pidió al retor mandase dar los vestidos con que allí había entrado el licenciado; volvió a decir el retor que mirase lo que hacía, porque sin duda alguna el licenciado aún se estaba loco; no sirvieron de nada para con el capellán las prevenciones y advertimientos del retor para que dejase de llevarle; obedeció el retor, viendo ser orden del arzobispo; pusieron al licenciado sus vestidos, que eran nuevos y decentes, y como él se vio vestido de cuerdo y desnudo de loco, suplicó al capellán que por caridad le diese licencia para ir a despedirse de sus compañeros los locos; el capellán dijo que él le quería acompañar y ver los locos que en la casa había; subieron, en efeto, y con ellos algunos que se hallaron presentes, y llegado el licenciado a una jaula adonde estaba un loco furioso, aunque entonces sosegado y quieto, le dijo: «Hermano mío, mire si me manda algo, que me voy a mi casa; que ya Dios ha sido servido por su infinita bondad y misericordía, sin yo merecerlo, de volverme mi juicio; ya estoy sano y cuerdo, que acerca del poder de Dios ninguna cosa es imposible; tenga grande esperanza y confianza en Él, que pues a mí me ha vuelto a mi primero estado, también le volverá a él, si en Él confía; yo tendré cuidado de enviarle algunos regalos que coma, y cómalos en todo caso, que le hago saber que imagino, como quien ha pasado por ello, que todas nuestras locuras proceden de tener los estómagos vacíos y los celebros llenos de aire; esfuércese, esfuércese, que el descaecimiento en los infortunios apoca la salud y acarrea la muerte».( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* En resolución, en aquellos tres días don Quijote y Sancho se acomodaron de lo que les pareció convenirles, y, habiendo aplacado Sancho a su mujer, y don Quijote a su sobrina y a su ama, al anochecer, sin que nadie lo viese sino el bachiller, que quiso acompañarles media legua del lugar, se pusieron en camino del Toboso, Don Quijote sobre su buen Rocinante y Sancho sobre su antiguo rucio, proveídas las alforjas de cosas tocantes a la bucólica110099, y la bolsa de dineros que le dio don Quijote para lo que se ofreciese.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —No hay camino tan llano —replicó Sancho—, que no tenga algún tropezón o barranco; en otras casas cuecen habas, y en la mía, a calderadas; más acompañados y paniaguados debe de tener la locura que la discreción.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Quiere hacer uno un viaje largo y, si es prudente, antes de ponerse en camino busca alguna compañía segura y apacible con quien acompañarse.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Pues ¿por qué no hará lo mesmo el que ha de caminar toda la vida hasta el paradero de la muerte, y más si la compañía le ha de acompañar en la cama, en la mesa y en todas partes, como es la de la mujer con su marido? La de la propia mujer no es mercaduría que una vez comprada se vuelve o se trueca o cambia, porque es accidente inseparable que dura lo que dura la vida.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* 458nacido en Majalahonda; dije discretos, porque hay muchos que no lo son, y la discreción es la gramática del buen lenguaje que se acompaña con el uso; yo, señores, por mis pecados he estudiado cánones en Salamanca, y pícome algún tanto de decir mi razón con palabras claras, llanas y significantes( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —Para mí no es opinión, sino verdad asentada —replicó Corchuelo—; y si queréis que os lo muestre con la experiencia, espadas traéis, comodidad hay, yo pulsos y fuerzas tengo, que acompañadas de mi ánimo, que no es poco, os harán confesar que yo no me engaño; apeaos y usad de vuestro compás de pies, de vuestros círculos y vuestros ángulos y ciencia, que yo espero de haceros ver estrellas a medio día con mi destreza moderna y zafia, en quien espero, después de Dios, que está por nacer hombre que me haga volver las espaldas, y que no le hay en el mundo a quien yo no le haga perder tierra( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Y, apeándose de Rocinante y asiendo de su lanza, se puso en la mitad del camino, a tiempo que ya el licenciado, con gentil donaire de cuerpo y compás de pies, se iba contra Corchuelo, que contra él se vino lanzando, como decirse suele, fuego por los ojos; los otros dos labradores del acompañamiento, sin apearse de sus pollinas, sirvieron de aspetatores113322 en la mortal tragedia; las cuchilladas, estocadas, altibajos, reveses y mandobles que tiraba Corchuelo eran sin número, más espesas que hígado y más menudas que granizo( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Donde se prosiguen las bodas de Camacho, con otros gustosos sucesos Cuando estaban don Quijote y Sancho en las razones referidas en el capítulo antecedente, se oyeron grandes voces y gran ruido, y dábanlas y causábanle los de las yeguas, que con larga carrera y grita iban a recebir a los novios, que, rodeados de mil géneros de instrumentos y de invenciones, venían acompañados del cura y de la parentela de entrambos y de toda la gente más lucida de los lugares circunvecinos, todos vestidos de fiesta.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Ensilló Sancho a Rocinante y aderezó al rucio, prove- 471 472yó sus alforjas, a las cuales acompañaron las del primo, asimismo bien proveídas, y, encomendándose a Dios y despediéndose de todos, se pusieron en camino, tomando la derrota de la famosa cueva de Montesinos( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Oyéronse en esto grandes alaridos y llantos, acompañados de profundos gemidos y angustiados sollozos; volví la cabeza y vi por las paredes de cristal que por otra sala pasaba una procesión de dos hileras de hermosísimas doncellas, todas vestidas de luto, con turbantes blancos sobre las cabezas, al modo turquesco; al cabo y fin de las hileras venía una señora, que en la gravedad lo parecía, asimismo vestida de negro, con tocas blancas tan tendidas y largas, que besaban la tierra.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* En fin, su grandeza, su contoneo, su negrura y su acompañamiento pudiera y pudo suspender a todos aquellos que, sin conocerle, le miraron( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Oyendo lo cual la Dolorida dueña, hizo señal de querer arrojarse a los pies de don Quijote, y aun se arrojó, y pugnando por abrazárselos, decía: —Ante estos pies y piernas me arrojo, ¡oh caballero invicto!, por ser los que son basas y colunas de la andante caballería; estos pies quiero besar, de cuyos pasos pende y cuelga todo el remedio de mi desgracia, ¡oh valeroso andante, cuyas verdaderas fazañas dejan atrás y escurecen las fabulosas de los Amadíses, Esplandianes y Belianises! Y, dejando a don Quijote, se volvió a Sancho Panza y, asiéndole de las manos, le dijo: —¡Oh tú, el más leal escudero que jamás sirvió a caballero andante en los presentes ni en los pasados siglos, más luengo en bondad que la barba de Trifaldín, mi acompañador, que está presente!, bien puedes preciarte que en servir al gran don Quijote sirves en cifra a toda la caterva de caballeros que han tratado las armas en el mundo.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* ¡Bueno es que apenas puedo tenerme en mi rucio y sobre un albarda más blanda que la mesma seda, y querrían ahora que me tuviese en unas ancas de tabla sin cojín ni almohada alguna! Pardiez, yo no me pienso moler por quitar las barbas a nadie; cada cual se rape como más le viniere a cuento; que yo no pienso acompañar a mi señor en tan largo viaje, cuanto más que yo no debo de hacer al caso para el rapamiento destas barbas como lo soy para el desencanto de mi señora Dulcinea( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —Con todo eso, le habéis de acompañar si fuere necesario, buen Sancho, porque os lo rogarán buenos; que no han de quedar por vuestro inútil temor tan poblados los rostros destas señoras, que cierto sería mal caso( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* ¡Desdichadas de nosotras las dueñas; que, aunque vengamos por línea recta de varón en varón del mismo Héctor el troyano, no dejaran de echarnos un vos nuestras señoras si pensasen por ello ser reinas! ¡Oh gigante Malambruno que, aunque eres encantador, eres certísimo en tus promesas! Envíanos ya al sin par Clavileño para que nuestra desdicha se acabe; que si entra el calor y estas nuestras barbas duran, ¡guay de nuestra ventura! Dijo esto con tanto sentimiento la Trifaldi, que sacó las lágrimas de los ojos de todos los circunstantes y aun arrasó los de Sancho, y propuso en su corazón de acompañar a su señor hasta las últimas partes del mundo, si es lo que en ello consistiese quitar la lana de aquellos venerables rostros( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —Así es verdad —replicó don Quijote—; por lo cual los no de principios nobles deben acompañar la gravedad del cargo que ejercitan con una blanda suavidad que, guiada por la prudencia, los libre de la murmuración maliciosa, de quien no hay estado que se escape.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Y así, llevando adelante sus burlas, aquella tarde enviaron a Sancho con mucho acompañamiento al lugar que para él había de ser ínsula( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Salió, en fin, Sancho, acompañado de mucha gente, vestido a lo letrado, y encima un gabán muy ancho de chamelote de aguas, leonado, con una montera de lo mesmo, sobre un macho a la jineta, y, detrás dél, por orden del duque, iba el rucio con jaeces y ornamentos jumentiles de seda, y flamantes( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Digo, pues, que con todo su acompañamiento llegó Sancho a un lugar de hasta mil vecinos, que era de los mejores que el duque tenía; diéronle a entender que se llamaba la ínsula Barataria, o ya porque el lugar se llamaba Baratario, o ya por el barato con que se le había dado el gobierno.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Al entrar de la calle de Santiago, en Madrid, que es algo estrecha, venía a salir por ella un alcalde de Corte, con dos alguaciles delante, y, así como mi buen escudero le vio, volvió las riendas a la mula, dando señal de volver a acompañarle.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Mi señora, que iba a las ancas, con voz baja le decía: «¿Qué hacéis, desventurado, no veis que voy aquí?» El alcalde, de comedido, detuvo la rienda al caballo, y 591 592díjole: «Seguid, señor, vuestro camino; que yo soy el que debo acompañar a mi señora doña Casilda», que así era el nombre de mi ama.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Todavía porfiaba mi marido con la gorra en la mano, a querer ir acompañando al alcalde; viendo lo cual mi señora, llena de cólera y enojo, sacó un alfiler gordo, o creo que un punzón del estuche, y clavósele por los lomos, de manera, que mi marido dio una gran voz y torció el cuerpo, de suerte que dio con su señora en el suelo( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —Las hijas de los gobernadores no han de ir solas por los caminos, sino acompañadas de carrozas y literas y de gran numero de sirvientes( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Dejémoslos pasar nosotros, como dejamos pasar otras cosas, y vamos a acompañar a Sancho, que entre alegre y triste venía caminando sobre el rucio a buscar a su amo, cuya compañía le agradaba más que ser gobernador de todas las ínsulas del mundo( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Salí, como digo, de la ínsula sin otro acompañamiento que el de mi rucio; caí en una sima, víneme por ella adelante, hasta que esta mañana, con la luz del sol, vi la salida; pero no tan fácil que, a no depararme el cielo a mi señor don Quijote, allí me quedará hasta la fin del mundo.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Presente don Quijote en la estacada, de allí a poco, acompañado de muchas trompetas, asomó por una parte de la plaza sobre un poderoso caballo, hundiéndola toda, el grande lacayo Tosilos, calada la visera y todo encambronado con unas fuertes y lucientes armas.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Claudia dijo a Roque que querría irse a un monasterio donde era abadesa una tía suya, en el cual pensaba acabar la vida, de otro mejor esposo y más eterno acompañada.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Alabole Roque su buen propósito, ofreciósele de acompañarla hasta donde quisiese y de defender a su padre de los parientes y de todo el mundo, si ofenderle quisiese.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Llegaron en esto los escuderos de la presa, trayendo consigo dos caballeros a caballo y dos peregrinos a pie, y un coche de mujeres con hasta seis criados, que a pie y a caballo las acompañaban, con otros dos mozos de mulas que los caballeros traían.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Túvolos así un rato suspensos Roque; pero no quiso que pasase adelante su tristeza, que ya se podía conocer a tiro de arcabuz y, volviéndose a los capitanes, dijo: —Vuesas mercedes, señores capitanes, por cortesía sean servidos de prestarme sesenta escudos, y la señora regenta ochenta para contentar esta escuadra que me acompaña; porque el abad de lo que canta yanta.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Acaecio, pues, que yendo don Quijote con el aplauso que se ha dicho, un castellano2211 66 que leyó el rétulo de las espaldas, alzó la voz, diciendo: —¡Válgate el diablo por don Quijote de la Mancha! ¿Cómo que hasta aquí has llegado sin haberte muerto los infinitos palos que tienes a cuestas? Tú eres loco, y si lo fueras a solas y dentro de las puertas de tu locura, fuera menos mal; pero tienes propiedad de volver locos y mentecatos a cuantos te tratan y comunican; si no, mírenlo por estos señores que te acompañan.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —Hermano —dijo don Antonio—, seguid vuestro camino y no deis consejos a quien no os los pide; el señor don Quijote de la Mancha es muy cuerdo y nosotros, que le acompañamos, no somos necios; la virtud se ha de honrar dondequiera que se hallare, y andad enhoramala, y no os metáis donde no os llaman( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Entró dentro con todo su acompañamiento y vio tirar en una parte, corregir en otra, componer en esta, enmendar en 663 664aquella y, finalmente, toda aquella máquina que en las emprentas grandes se muestra.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Cómo me vio, cómo nos hablamos, cómo se vio perdido por mí y cómo yo no muy ganada por él, sería largo de contar, y más en tiempo que estoy temiendo que entre la lengua y la garganta se ha de atravesar el riguroso cordel que me amenaza; y así, solo diré cómo en nuestro destierro quiso acompañarme don Gregorio.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Dio luego traza el rey de que yo volviese a España en este bergantín y que me acompañasen dos turcos de nación que fueron los que mataron vuestros soldados.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Y luego calló, preñados los ojos de tiernas lágrimas, a quien acompañaron muchas de los que presentes estaban.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* El visorrey, creyendo sería alguna nueva aventura fabricada por don Antonio Moreno o por otro algún caballero de la ciudad, salió luego a la playa con don Antonio y con otros muchos caballeros que le acompañaban, a tiempo cuando don Quijote volvía las riendas a Rocinante para tomar del campo lo necesario.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* ¡Oh condición no oída la que conmigo muerte y vida trata! Cada verso destos acompañaba con muchos suspiros y no pocas lágrimas, bien como aquel cuyo corazón tenía traspasado con el dolor del vencimiento, y con la ausencia de Dulcinea.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Subieron en esto al teatro con mucho acompañamiento dos principales 687 688personajes, que luego fueron conocidos de don Quijote ser el duque y la duquesa, sus huéspedes; los cuales se sentaron en dos riquísimas sillas junto a los dos que parecían reyes.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Ya, en esto, se había sentado en el túmulo Altisidora y al mismo instante sonaron las chirimías a quien acompañaron las flautas y las voces de todos que aclamaban: —¡Viva Altisidora, Altisidora viva! Levantáronse los duques y los reyes Minos y Radamanto, y todos juntos con don Quijote y Sancho fueron a recebir a Altisidora y a bajarla del túmulo; la cual, haciendo de la desmayada, se inclinó a los duques y a los reyes y, mirando de través a don Quijote, le dijo: —Dios te lo perdone, desamorado caballero, pues por tu crueldad he estado en el otro mundo, a mi parecer más de mil años; y a ti, ¡oh el más compasivo escudero que contiene el orbe!, te agradezco la vida que poseo.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Que sigue al sesenta y nueve, y trata de cosas no escusadas para la claridad desta historia Durmio Sancho aquella noche en una carriola en el mesmo aposento de don Quijote, cosa que él quisiera escusarla si pudiera, porque bien sabía que su amo no le había de dejar dormir a preguntas y a respuestas, y no se hallaba en disposición de hablar mucho, porque los dolores de los martirios pasados los tenía presentes y no le dejaban libre la lengua, y viniérale más a cuento dormir en una choza solo, que no en aquella rica estancia acompañado.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* —Pardiez, señor —respondió Sancho—, que para lo que yo pienso darme, eso se me da en casa que en el campo; pero con todo eso querría que fuese entre árboles, que parece que me acompañan y me ayudan a llevar mi trabajo maravillosamente( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Finalmente, rodeados de mochachos y acompañados del cura y del bachiller, entraron en el pueblo y se fueron a casa de don Quijote, y hallaron a la puerta della al ama y a su sobrina, a quien ya habían llegado las nuevas de su venida.( Cervantes - Don Quijote)<>
---------------
* Más vale solo que mal acompañado
---------------
Coniugazione:1 - accompagnare
Ausiliare:avere transitivo
INDICATIVO - attivo
Presente
io accompagno
tu accompagni
egli accompagna
noi accompagniamo
voi accompagnate
essi accompagnano
Imperfetto
io accompagnavo
tu accompagnavi
egli accompagnava
noi accompagnavamo
voi accompagnavate
essi accompagnavano
Passato remoto
io accompagnai
tu accompagnasti
egli accompagnò
noi accompagnammo
voi accompagnaste
essi accompagnarono
Passato prossimo
io ho accompagnato
tu hai accompagnato
egli ha accompagnato
noi abbiamo accompagnato
voi avete accompagnato
essi hanno accompagnato
Trapassato prossimo
io avevo accompagnato
tu avevi accompagnato
egli aveva accompagnato
noi avevamo accompagnato
voi avevate accompagnato
essi avevano accompagnato
Trapassato remoto
io ebbi accompagnato
tu avesti accompagnato
egli ebbe accompagnato
noi avemmo accompagnato
voi eveste accompagnato
essi ebbero accompagnato
Futuro semplice
io accompagnerò
tu accompagnerai
egli accompagnerà
noi accompagneremo
voi accompagnerete
essi accompagneranno
Futuro anteriore
io avrò accompagnato
tu avrai accompagnato
egli avrà accompagnato
noi avremo accompagnato
voi avrete accompagnato
essi avranno accompagnato
CONGIUNTIVO - attivo
Presente
che io accompagni
che tu accompagni
che egli accompagni
che noi accompagniamo
che voi accompagniate
che essi accompagnino
Passato
che io abbia accompagnato
che tu abbia accompagnato
che egli abbia accompagnato
che noi abbiamo accompagnato
che voi abbiate accompagnato
che essi abbiano accompagnato
Imperfetto
che io accompagnassi
che tu accompagnassi
che egli accompagnasse
che noi accompagnassimo
che voi accompagnaste
che essi accompagnassero
Trapassato
che io avessi accompagnato
che tu avessi accompagnato
che egli avesse accompagnato
che noi avessimo accompagnato
che voi aveste accompagnato
che essi avessero accompagnato
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
CONDIZIONALE - attivo
Presente
io accompagnerei
tu accompagneresti
egli accompagnerebbe
noi accompagneremmo
voi accompagnereste
essi accompagnerebbero
Passato
io avrei accompagnato
tu avresti accompagnato
egli avrebbe accompagnato
noi avremmo accompagnato
voi avreste accompagnato
essi avrebbero accompagnato
IMPERATIVO - attivo
Presente
-
accompagna
accompagni
accompagniamo
accompagnate
accompagnino
Futuro
-
accompagnerai
accompagnerà
accompagneremo
accompagnerete
accompagneranno
INFINITO - attivo
Presente
accompagnar
Passato
essersi accompagnato
PARTICIPIO - attivo
Presente
accompagnante
Passato
accompagnato
 
 
GERUNDIO - attivo
Presente
accompagnando
Passato
avendo accompagnato
accompagnare: Verbo non trovato.
         I motivi possono essere:

          I - Il vocabolo non e' stato ancora inserito nell'archivio.

          II - Non e' stato digitato correttamente:
                    Ricorda: Per i verbi devi cercare l'INFINITO PRESENTE o la
                    PRIMA PERSONA dell'INDICATIVO PRESENTE ( es. amare, amo.).

          III - Per un errore di programmazione.
              In tal caso ci scusiamo e ti preghiamo di comunicarcelo.