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Filippino Lippi

 Pittore italiano (Prato 1457 - Firenze 1504)

 
   Figlio di Filippo Lippi e Lucrezia Buti, tra il 1467 - 69 visse a Spoleto con il padre fino alla sua morte, dopo di che fu affidato a fra' Diamante.
Successivamente si trasferì a Firenze da dove si allontanò solo per un breve periodo. A Firenze lavorò con Sandro Botticelli, la cui influenza fu fortissima; tant' è vero che le sue prime opere, caratterizzate da tratti estremamente botticelliani, furono attribuite ad un artista ignoto soprannominato "amico di Sandro".
Già con l' "Apparizione della Vergine a san Bernardo", dipinta nel 1484 - 1485 o con l'"Annunciazione", Filippino espresse una personalità propria, i colori sono più caldi e si nota una influenza fiamminga.
 Per il completamento degli affreschi di Masaccio e Masolino della cappella Brancacci presso la chiesa del Carmine, l'artista fu costretto a cambiare stile al fine di non creare troppi contrasti con gli affreschi già esistenti.
Altri cambiamenti nel suo stile li troviamo nelle opere successive al 1485 ed in particolare in quelle successive ad un viaggio a Roma dal 1488 al 1493, dove poté osservare gli affreschi del Pinturicchio.
Una tappa fondamentale della storia dello stile di Filippino la incontriamo con le "Storie di san Filippo e san Giovanni" affrescate nella cappella Strozzi in santa Maria Novella tra il 1487 e il 1503. In questi affreschi emerge la situazione di scontro tra il cristianesimo e il paganesimo, tema molto discusso nella Firenze del tempo.