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Lorenzo Ghiberti

  Orafo, scultore, architetto e scrittore d'arte italiano (Firenze 1378 - 1455)

 
 

La sua formazione avviene presso una bottega orafa ove apprende sia l'arte del disegno, sia quella del cesello.

In Ghiberti non c'è una volontà di rottura radicale con gli indirizzi artistici tradizionali nonostante fu un artista aperto alle novità e moderno, infatti fu coinvolto nei più importanti programmi pubblici fiorentini, diventando di fatto lo scultore ufficiale del governo. Fu un artista di transizione tra la cultura gotica e quella rinascimentale.

Nel 1401 partecipò con la formella del "Sacrificio di Isacco" al concorso per la seconda porta del Battistero fiorentino ( al quale parteciparono fra gli altri anche  Jacopo della Quercia, Filippo Brunelleschi), e vinse.

Dopo il concorso del 1401 la carriera di Ghiberti si orienta in due direzioni; prima verso uno stile legato al gotico internazionale (Lorenzo Monaco), poi verso un moderno linguaggio rinascimentale (Donatello).
Contemporaneamente al prestigioso incarico della seconda porta del Battistero, Ghiberti aveva organizzato una attivissima bottega in cui confluirono varie commissioni come per la Chiesa di Orsanmichele (San Giovanni Battista 1414, San Matteo 1419-22, Santo Stefano 1425-29) e per il fonte battesimale di Siena (Battesimo di Cristo e Battista di fronte ad Erode, 1417-27).
Nel 1425, dopo un breve periodo a Venezia gli fu commissionata la terza porta del Battistero, la famosa porta che Michelangelo definì "del Paradiso"; fu terminata solo nel 1452 con "Storie Bibliche" distribuite in dieci riquadri rispettando la scelta dell' umanista Leonardo Bruni. Le composizione che realizza per la terza porta dimostrano l'aggiornamento di Ghiberti sugli orientamenti della cultura umanistica e sui principi della rappresentazione prospettica di Brunelleschi e Donatello. Il rapporto con Donatello fu determinante nell'evoluzione delle statue a figura e nel rilievo; Ghiberti utilizzò lo stiacciato (invenzione di Donatello) solo parzialmente negli sfondi e per rappresentare cose in lontananza.