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Corso di Elettrotecnica Capitolo I

L'elettricità

di Gennaro Bottiglieri

Le sostanze esistenti in natura, sono raggruppamenti di elementi infinitamente piccoli tenuti insieme da azioni reciproche di attrazione provocate dalle cariche elettriche di cui, tali elementi sono provvisti.

Per questa ragione, una sostanza può essere scomposta negli elementi sempre più piccoli che la compongono.

La particella più piccola che conserva inalterata le caratteristiche della sostanza, viene detta molecola.

La molecola a sua volta può essere scomposta in elementi infinitamente più piccoli, detti atomi. Ci fermiamo a questa ultima scomposizione per non addentrarci nel mondo dell’atomo che ,oggi, studiosi hanno ancora scomposto in altre minutissime parti.

 

 

L’atomo è l’elemento che sta alla base di ogni sostanza e quindi rappresenta tutto ciò che esiste in natura.

Dalla costituzione dell’atomo e quindi dalla sostanza trae origine il fenomeno elettrico; infatti, l’atomo nella sua costituzione è formato da cariche elettriche, tra loro interdipendenti in quanto la loro azione reciproca è tale da mantenere inalterata la struttura.

Gli atomi sono costituiti da:

In ogni atomo il numero delle cariche elettriche positive è uguale a quello delle cariche elettriche negative, per cui l’atomo si dice elettricamente neutro.

 

 

Gli elettroni in condizioni normali ruotano liberamente lungo orbite fisse attorno al nucleo senza sfuggire, essendo trattenuti in questo movimento dalle cariche positive del nucleo stesso.

Cioè le cariche elettriche del nucleo e le cariche negative degli elettroni, si compensano , determinando uno stato di equilibrio per cui le sostanze pur possedendo delle cariche elettriche, in condizioni normali non manifestano elettricità.

Si può concludere quindi che esiste nell’interno degli atomi e , quindi nei corpi, una forza di attrazione originata dall’esistenza di cariche elettriche.

Lo spazio esistente tra il nucleo e gli elettroni, in cui si risentono le forze di attrazione, viene detto campo elettrico.

 

 

Lo spostamento delle cariche elettriche viene definita “ Corrente elettrica”

Il senso di spostamento è quello determinato dalle cariche negative che si spostano verso quelle positive.

Convenzionalmente, invece , si assume che siano le cariche positive a spostarsi verso le negative. Cioè si assume che la corrente vada dal più al meno. Il punto da cui partono le cariche si dice “ polo positivo” ed il punto in cui arrivano” polo negativo.”

Non tutte le sostanze, hanno uguale attitudine a lasciarsi attraversare dalle cariche elettriche. Quelle che più facilmente consentono il passaggio, si dicono “ conduttori “, le altre “ isolanti

Affinché le cariche possano spostarsi lungo un conduttore è necessario che gli sia applicata una differenza di potenziale ad esempio fornita da una pila, e che il conduttore chiuda i punti a differente potenziale della pila stessa.

E’ necessario, cioè, che il circuito sia chiuso.

 

 

Le cariche elettriche che si spostano in un conduttore compiono un <lavoro.>

Il lavoro che possono compiere le cariche elettriche, viene definito < Energia elettrica >

L’energia elettrica, come tutte le forme di energia, può essere ottenuta dalla trasformazione di altre energie e può nuovamente essere trasformata in quest’ultima.

 

CONCLUDEREMO PERTANTO CHE L’ELETTRICITA’
E' UNA FORMA DI ENERGIA E COME TALE CAPACE DI
ESSERE SFRUTTATA PER COMPIERE UN LAVORO