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Corso di Elettrotecnica Capitolo VII
Alternatore

di Gennaro Bottiglieri

L'alternatore.

L’alternatore è una macchina elettrica, che ha lo scopo di trasformare l’energia meccanica, fornita al proprio asse da una turbina o da un motore Diesel, in energia elettrica sotto forma di corrente alternata.

L’alternatore è costituito da due parti principali:

Mettendo in rotazione l’alternatore ed inviando corrente continua all’induttore, si crea un campo magnetico che taglia l’avvolgimento indotto, e quindi per il fenomeno della induzione elettromagnetica si genera in esso una tensione alternata che, a circuito chiuso fa circolare la corrente.

 

 

TIPI DI ALTERNATORI

Gli alternatori, a seconda che una delle due parti sia mobile rispetto all’altra, possono essere ad:

In genere, questi ultimi vengono costruiti per potenze inferiori a 10 KVA

 

L’indotto degli alternatori ad induttore rotante, è costituito da una corona di lamierini, isolati tra loro e fissati alla carcassa.
la parte interna della corona presenta scalmanature, dette cave.

Nelle cave viene sistemato l’avvolgimento, generalmente trifase, formato da filo o da piattina di rame.

I terminali dell’avvolgimento trifase vengono collegati a sei morsetti, disposti su una morsettiera fissata sulla parte esterna della carcassa.

Collegando opportunamente i morsetti, si può realizzare il collegamento a stella oppure a triangolo dell’avvolgimento trifase.

Il collegamento a stella permette di prelevare tra due conduttori di linea dell’alternatore una tensione 1,73 volte maggiore della tensione generata da una fase.

Il collegamento a triangolo permette di prelevare tra due conduttori di linea la tensione

 

 

     

 

 

FREQUENZA E VALORE DELLA TENSIONE GENERATA

La frequenza della tensione generata da un alternatore dipende dal numero di giri al primo che la macchina compie, dal numero di poli costituenti l’induttore e viene calcolata mediante la seguente formula:

 

                       NUMERO di GIRI x NUMERO di COPPIE POLARI
FREQUENZA =
------------------------------------------------
                                                     60

Pertanto, per produrre una tensione alternata ad una determinata frequenza, se l’alternatore ha un basso numero di poli, si dovrà far compiere ad esso un elevato numero di giri, mente se è costituito da un elevato numero di poli si dovrà far compiere ad esso un basso numero di giri.

 

Il valore della tensione generata dall’alternatore dipende da:

La velocità di rotazione dell’alternatore è rigidamente costante, in quanto come si è visto, essa è strettamente legata al valore della frequenza della corrente alternata da produrre.

La lunghezza dei conduttori costituenti l’avvolgimento dell’alternatore, è costante per ogni tipo di macchina per cui essa non può essere variata.

Il flusso magnetico può essere variato mediante reostato detto “ reostato di campo”

 

 

Pertanto per variare il valore della tensione generata, bisogna variare la resistenza del reostato di campo inserito in serie al circuito di eccitazione.

 

CARATTERISTICHE DELL’ALTERNATORE

Le principali caratteristiche dell’alternatore sono riportate sulla targa, applicata esternamente alla carcassa.

Un tipo di targa di alternatore, conforme alle norme C.E.I., è riportato in figura: