Letture di NihilScio
John Locke  (1632-1704)

(Da "Della guida dell'intelligenza" di John Locke - Carabba Editore)

1632-1704

  ... vi sono tre difetti in cui gli uomini sono soliti incorrere nella condotta, in rapporto alla loro intelligenza, e che a questa impediscono di servire allo scopo cui è destinata. Basta esaminare per poco le azioni ed i discorsi degli uomini per convincersi che i loro difetti a questo proposito sono ormai frequenti e notevoli.
Io li distinguerò quindi in tre classi:
la prima è costituita da coloro che quasi sempre non ragionano, pensando ed operando sull'esempio degli altri e cioè dei parenti, degli amici, dei vicino o di qualsiasi altra persona che essi prendono a guida per risparmiare la fatica di pensare e di riflettere da sé stessi.
  La seconda comprende coloro che si fanno guidare soltanto dalla loro passione, senza ascoltare nè la propria nè l'altrui ragione, decisi ad ammettere soltanto ciò che lusinga il proprio capriccio, che si adatti al loro interesse o favorisca i loro disegni. Tali persone s'accontentano quasi sempre di parole che non si riferiscono ad un'idea distinta, sebbene essi in altri argomenti, in cui non hanno prevenzioni e per cui non hanno speciale interesse, non difettino di abilità per ragionare saggiamente e di intelligenza per comprendere le altrui ragioni.
  La terza è costituita da coloro che hanno disposizioni e volontà per intendere la ragione, ma, non avendo adeguata forza d'ingegno nè solido e pronto giudizio, non sono in grado di abbracciare tutto ciò che si riferisce alla questione e che può contribuire alla sua decisione. ...