Letture di NihilScio | ||
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... In una nave che fa acqua si cerca di
riparare ora l'una ora l'altra falla. Ma quando comincia a cedere in più
parti, non è più possibile porre riparo e impedire che lo scafo si
sfasci. [Quemadmodum in nave quae sentinam trahit uni rimae aut alteri obsistitur, ubi plurimis locis laxari coepit et cedere, succurri non potest navigio dehiscenti,] Così la debolezza di un corpo senile può essere sostenuta e puntellata fino a un certo punto; quando, come in un edificio cadente, cede ogni giuntura, e mentre una viene aggiustata un'altra si stacca, non resta che cercare il modo di uscirne fuori. [ita in senili corpore aliquatenus imbecillitas sustineri et fulciri potest. Ubi tamquam in putri aedificio omnis iunctura diducitur, et dum alia excipitur, alia discinditur, circumspiciendum est quomodo exeas.] Tuttavia il nostro Basso è di spirito vivace. La filosofia dà questo vantaggio: l'animo si mantiene sereno anche al cospetto della morte, e qualunque sia la condizione del corpo, è forte, lieto e non si lascia fiaccare, anche se si fiaccano le forze fisiche. [Bassus tamen noster alacer animo est: hoc philosophia praestat, in cospectu mortis hilarem (esse) et in quocumque corporis habitu fortem laetumque nec deficientem quamvis deficiatur.] Un pilota di valore continua a navigare anche con la vela a brandelli; e, se ha perduto il sartiame, riesce a mantenere la rotta anche con la carcassa della nave. [Magnus gobernator et scisso navigat velo et, si exarmavit, tamen reliquias navigii atat ad cursum.] |